TARANTO. favole&TAmburi, la rassegna per gli spettatori più esigenti
Dal 15 novembre al 3 aprile 2016, al TaTÀ compagnie nazionali con undici spettacoli di grande cura e ricchezza di linguaggi
Le fiabe più belle. E le pomeridiane più attese, ovvero “favole&TAmburi”, la rassegna del Crest dedicata alle famiglie. La programmazione domenicale al TaTÀ si presenta di particolare qualità e interesse, potendo presentare – unica nella città – compagnie nazionali con spettacoli di grande cura e ricchezza di linguaggi, dedicati ai bambini e ai ragazzi, gli spettatori più esigenti.
Dal 15 novembre al 3 aprile 2016, undici spettacoli, di cui uno fuori abbonamento, con sipario alle ore 18. Il costo dell’abbonamento è di 50 euro (dieci spettacoli), del biglietto 6. La campagna abbonamenti avrà inizio il primo novembre, per concludersi domenica 15 novembre, direttamente al botteghino dell’auditorium di via Deledda, al quartiere Tamburi di Taranto, nei seguenti giorni e orari: lunedì e venerdì ore 10 – 13, mercoledì e venerdì ore 16 – 19. Info: 099.4707948.
Inaugurerà la rassegna, il 15 novembre, Tam Teatromusica (Padova) con “Anima blu”, spettacolo dedicato a Marc Chagall. Gli autori, Michele Sambin e Flavia Bussolotto, sono partiti dai quadri, per compiere un viaggio nella poetica di un pittore che ci emoziona.
Tematiche quali la nascita, l’amore, la solitudine, la città, la festa, il circo, la guerra, la morte emergono dall’interiorità di un poeta-pittore e prendono forma in icone che fanno pensare ai sogni. Vincitore del Premio Eolo Awards 2008 come miglior spettacolo di Teatro Ragazzi italiano e del Premio Festival Feten 09 (Gijon, Spagna) per la migliore scenografia.
Seguirà, il 29 novembre (fuori abbonamento), la “prima” nazionale della nuova produzione del Crest “Ragazzi di via Pal” di Gaetano Colella e Gabriele Duma. Uno dei più noti classici della letteratura per l’infanzia, pubblicato nel 1906 da Molnàr per denunciare la mancanza di spazi per il gioco dei più giovani. Una denuncia, il segnale di un pericolo che arriva da lontano e che ancora suona contemporaneo e familiare.
Ultimo titolo del 2015, il 13 dicembre, sarà “I guai di Pulcinella” di Marco Manchisi, prodotto da La luna nel letto (Ruvo di Puglia, Bari). Zappalà è alla disperata ricerca dell’amata Catarinella e ordina a Pulcinella, nato mezzo uomo e mezza gallinella, di trovarla al più presto, altrimenti il servo pennuto finirà fritto in padella.
Per festeggiare la Befana, mercoledì 6 gennaio, tornerà in scena il pluripremiato “La storia di Hansel e Gretel” di Michelangelo Campanale. Un racconto “ombroso” come il bosco, reso ancora più inquietante dalla presenza di una donna che appare ai due fratellini bellissima, accogliente e materna, ma strega che inganna e mangia i bambini.
Vincendo lo scorso luglio l’edizione speciale del Premio “L’uccellino azzurro”, lo spettacolo del Crest è entrato di diritto tra le migliori produzioni del Teatro Ragazzi italiano. Il 10 gennaio sarà la volta dei Teatri di Bari con “La Regina Taitù”, regia di Vito Signorile.
Principessa bellissima e inavvicinabile, Taitù, nonostante il gran desiderio di suo padre il Re di avere finalmente dei nipotini, continua a rifiutare la corte di tutti i pretendenti che le si avvicinano. Dal racconto popolare fino alla “Bisbetica domata”, un racconto d’amore, tranelli, segreti e lieto fine.
Il 31 gennaio Eccentrici Dadarò (Caronno Pertusella, Varese) metterà in scena “Peter Pan” di Fabrizio Visconti e Rossella Rapisarda. Una storia che racconta dei grandi che dimenticano e di quelli che cercano di ricordare, di chi ha smesso e di chi continua a guardare le stelle.
Un invito a darsi la mano per non avere paura di cercare orizzonti lontani. Vincitore del Premio ETI Stregagatto 2004 come migliore compagnia emergente e Premio Benevento Città Ragazzi 2004.
Il 7 febbraio Teatro dei Colori (Avezzano, L’Aquila) proporrà “Storie di Kiriku e gli animali selvaggi” di Gabriele Ciaccia e Valentina Ciaccia. Una storia della tradizione africana, dove si danza, si ascolta, si risponde, si partecipa con suoni e percussioni, stoffe e oggetti, per riflettere su paure e desideri, fantasia e realtà, diversità e vicinanza tra differenti culture.
Il 21 febbraio Teatro Popolare d’Arte (Lastra a Signa, Firenze) rappresenterà “Marcovaldo” di Italo Calvino, regia di Gianfranco Pedullà. Una delle più riuscite invenzioni di maschera contemporanea: buffo e malinconico, ingenuo e ambiguo. Accompagnato dalla sua strana famiglia, Marcovaldo è il protagonista di una serie di favole moderne.
La volata di fine stagione sarà tirata, il 6 marzo, da Drammatico Vegetale (Ravenna) con “Uno, due, tre” di Pietro Fenati. Un delizioso omaggio senza parole all’universo dei colori, dove il rosso, il blu e il giallo si intersecano tra bianco e nero, formando nella sua estrema semplicità una specie di concerto di colori e suoni di grande raffinatezza. Seguirà, il 20 marzo, Angela Iurilli con “La bambina librata”.
Uno spettacolo dedicato a tutti quei bambini che, crescendo, sono stati spinti il più lontano possibile dal sé più profondo scoperto grazie ad un insolito amore per la lettura .
Concluderà la rassegna, il 3 aprile, Fratelli di Taglia (Riccione, Rimini) con “Alice” di Giovanni Ferma e Daniele Dainelli. Attraverso la magia del Bianconiglio, Alice, che vive di fantasia pura, viene travolta da quello che succede e, assieme a lei, anche gli spettatori sono coinvolti nelle sue avventure e nei suoi pensieri in uno spettacolo nel quale accadono cose assurde, impensabili nella vita di tutti i giorni.