SAVA. Ecco chi è Irene Di Mauro, segretario generale del nostro Comune

SAVA. Ecco chi è Irene Di Mauro, segretario generale del nostro Comune

Da pubblico ufficiale a indagata per Peculato. E non solo

Era il 28 luglio del 2012 e Dario IAIA, di fresca nomina a primo cittadino savese, esordiva così sulla stampa locale: “Auguro un buon lavoro alla segretaria generale Irene Di Mauro, in quanto sono convinto che espleterà al meglio l’incarico assegnatole”.

Dopo questa brevissima presentazione, IAIA, proseguiva elencando i Comuni che avevano visto la Di Mauro  come segretario comunale. Oria, Lizzano, San Michele Salentino e Montemesola risultavano gli Enti locali della nostra provincia ma, oltre questo, IAIA citava in particolar modo l’esperienza del nord Italia: “Ha avuto esperienza anche nel cuneese”. E sulla indiscutibile scelta, il neo sindaco savese spezzava tutte le lance del suo arco: “Non avrò dubbi che saprà avere il piglio giusto e agirà in maniera decisa alle necessità del nostro Comune”.

Fin qui la presentazione ufficiale. Poi, però, tocca la messa all’opera. E qui, credo, che ogni dirigente pubblico, specie quando deve affrontare l’utenza, e i dipendenti comunali, deve sapersi rapportare. Su tutto il lato umano. O meglio, il sapere estrarre da ogni impiegato dell’ente il meglio delle sue doti. E trattare con modo, ed educazione, l’utente. Ma, questo, non deve, e non dovrebbe affatto, diventare una mancanza di rispetto della persona che si tratta.

Quindi, IAIA sposa la Di Mauro come la sua massima fiduciaria all’interno del nostro Comune. Ora, che il nostro Comune avesse bisogno di una dritta era scontato, sappiamo tutti che la nostra Casa comunale era, in alcuni settori importantissimi, emozionante. Uffici che spesso sono stati delle vere e proprie cabine elettorali non è certo la scoperta dell’acqua calda che fa Viv@voce. Che ci fosse più di qualche “malacarne” lo sapevamo tutti. Ma questo compito, il giusto utilizzo delle risorse umane, tocca sempre a chi ha il compito dirigenziale. Ovvero, il segretario comunale e nel caso in specie la barese Irene Di Mauro.

Parte l’avventura dell’amministrazione IAIA e la Di Mauro dirige l’orchestra dei musici comunali savesi. Qualche ufficio prende una piega diversa, francamente era ora, qualche spostamento di qualche impiegato da un ufficio all’altro. Insomma, il compito organizzativo che tocca a un segretario comunale. La Di Mauro, fin qui, si guadagna lo stipendio. Dopo un pò di tempo il clima all’interno della nostra Casa comunale è teso. Molto teso.

I malumori si notano sul viso degli impiegati che, sembrano, quasi intimoriti dalla figura dispotica della segretaria generale barese. I rapporti con il nostro giornale, e con l’Associazione C.P.A. di Mimmo Carrieri diventano subito pungenti. Motivo? La richiesta di accesso agli atti: la scadenza viene portata alle calende greche, sforando i classici 30 giorni che la giusta legge sulla trasparenza dà. Motivazioni? Le più incredibili.

Ma queste le spiegheremo in un imminente articolo quasi pronto per essere sfornato per i nostri lettori e amici di facebook.

Inverno 2013: esattamente ottobre. A Sava viene indetto un Concorso per la copertura di un posto di ingegnere capo. Partecipano quasi cento candidati. Il nostro giornale comincia già a sentire puzza di “bruciato”. Ovvero, ci sono due candidati che arriveranno al fotofinish. E tutto questo (sembra strano vero?) a 15 giorni prima dell’inizio delle prove selettive! Da questa prima metà del mese di ottobre, Viv@voce comincia a collezionare vari tasselli nel classico lavoro di indagine giornalistica e completa il mosaico. Sappiamo già che vincerà il Concorso e chi sono i “sostenitori” dei due candidati che arriveranno all’idoneità finale.

In questa indagine il nostro giornale spiega, per filo e per verso chi sono i sostenitori che sponsorizzeranno i due candidati che arriveranno all’idoneità del Concorso, dicasi pubblico tra l’altro! Consegniamo il nostro lavoro giornalistico alla Procura della Repubblica prima dell’inizio delle prove selettive. Parte il Concorso, in tre fasi vengono selezionati i candidati: nella prima vengono dichiarati idonei sei candidati su circa un centinaio di partecipanti. Nella seconda fase sono 4 i candidati selezionati. E guarda caso, ma guarda proprio caso, all’ultima fase sono dichiarati idonei i due professionisti che Viv@voce aveva scritto nel suo Esposto!

Particolare, non ultimo, il nome della Di Mauro compariva come uno dei due sostenitori! Infatti ai giorni nostri, l’inchiesta sta per chiudersi, con il reato di Abuso in atti d’ufficio, e vedremo che intenzioni avrà il magistrato a cui la Procura di Taranto ha assegnato le indagini su questo Concorso. Ma oltre a comparire su questo Esposto, il nome della Di Mauro compare in diverse denunce del nostro giornale che, tra l’altro, non sono state affatto archiviate.

Ma la più grave, oltre alle svariate violazioni sul mancato accesso agli atti, è quella di Peculato. Avere usato un auto della Polizia municipale, con due vigili al seguito, per svariate ragioni personali le quali nulla avevano a che vedere con l’interesse dell’Ente. Ora sappiamo bene tutti che un sindaco, nel momento in cui viene insignito, ha la facoltà di scegliersi il segretario generale. Quest’ultimo, per dirla alla carlona maniera, deve essere “culo e camicia”. O meglio, lavorare in sintonia per far sì che la macchina comunale funzioni meglio. Su tutto un rapporto di fiducia.

Con un piccolo passo indietro vorremmo ricordare ai nostri lettori che nell’agosto scorso il sindaco IAIA ha sbattuto fuori dalla giunta il suo fido che di nome faceva Maurizio Pichierri. Gli tolse la delega assessorile e alla domanda, in Consiglio comunale da parte dell’opposizione, rispose che “è venuto meno il rapporto di fiducia”. Quindi, se nell’agosto scorso è stato defenestrato un assessore per mancanza di fiducia, come si comporterà oggi il sindaco pro tempore savese alla luce delle indagini che riguardano la Di Mauro che è indagata per Peculato?

E’ troppo comodo dire, per il primo cittadino IAIA, “aspettiamo la chiusura delle indagini …”. Addirittura. Ipotizziamo che, e questo può succedere anche, che le indagini durano altri due anni che succede? Che la Di Mauro non può essere messa al centro di una Commissione di disciplina del nostro Comune?

Ricordiamo al sindaco pro tempore che lui stesso ha fatto alcune note di ammonizione disciplinare a diversi impiegati comunali, ha defenestrato un suo fedelissimo assessore per “mancanza di fiducia” e sul segretario generale, che fa di nome  Irene Di Mauro, che farà?

Ora, attiverà il “regolamento comunale per l’ordinamento degli uffici e dei servizi”, in materia di “Competenza sanzionatoria per i procedimenti sanzionatori dei dipendenti” oppure lascerà “morire” tutto questo?

Noi non siamo d’accordo.

Attiveremo tutti gli strumenti che la nostra democrazia ha e, su tutto, gli organi ispettivi che riguardano nello specifico i dirigenti comunali.

Giovanni Caforio

viv@voce

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