“Il Mostro – di rabbia e d’amore” di Vincent Cernia continua a far parlare di sé

“Il Mostro – di rabbia e d’amore” di Vincent Cernia continua a far parlare di sé

Ilva, amore, rabbia, amicizia, figlia e tanto altro nei versi contenuti nell’opera del 39enne grottagliese Vincenzo De Marco, il poeta operaio che domenica prossima sarà Roma per un’altra, attesa, presentazione

Roma si prepara ad accogliere “Il Mostro – di rabbia e d’amore” (ed. Lettere Animate) del poeta operaio grottagliese Vincent Cernia, al secolo Vincenzo De Marco. La presentazione dell’opera, formata da poesie ed aforismi, avverrà domenica 25 ottobre 2015 alle ore 21.00 presso la Libreria – Caffè.

Letterario “Mangiaparole” sita in via Manlio Capitolino 7 e raggiungibile con la Metro A, fermata Furio Camillo. Nel corso dell’ evento verrà proiettato un video fotografico creato da Gianfranco Curto, in cui la dicotomia tra le bellezze di Taranto e le brutture dello stabilimento siderurgico Ilva si fa forte e concreta.

Dialogherà con De Marco e leggerà le poesie più significative l’attore Luigi Pignatelli, Presidente dell’Associazione Culturale Hermes Academy Onlus – Arcigay Taranto. Egli descrive “Il Mostro” come “una dichiarazione d’amore alla città di Taranto ed all’intera provincia, a cui il poeta sente di dovere fedeltà, devozione e protezione.

L’arte è un parto, apertura che dona e si dona, lacerazione di mente e carne. Il poeta operaio, 39 anni di cui 15 in Ilva, nell’ade dell’altoforno 4, schiude il vaso di Pandora. Malgrado l’inquinamento ambientale e intellettuale, la speranza, nutrita dal calore degli affetti, resta, dentro e fuori la fabbrica, nella curva quotidiana del divenire, e si veste di poesia.

Le pagine, segnate dal sudore dei colleghi-fratelli che sopravvivono e di quelli che non ci sono più, sanno di sangue, terra, fumo e cemento.

La lotta di Vincenzo ha avuto inizio il giorno in cui l’operaio Darcante ha cessato di esistere, di resistere.

Il momento del distacco (e come questo tanti altri) si cristallizza, il ricordo si fa monito, nell’altare della memoria su cui il vuoto di una mano profana non può e non deve spegnere il pieno del nostro esistere, resistere, coesistere”. L’incontro, al quale interverranno dei referenti della sezione romana della Hermes Academy, sarà ad ingresso libero e gratuito.

 

“Sono un folle che scrive di sentimenti, umore e vissuto, del bene e del male. Sono un pazzo che su carta sputa fuori, amore e rabbia” (V. Cernia).

 

Gabriella Miglietta

 

 

 

viv@voce

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