ROCCAFORZATA. Vigili urbani. Come la prevenzione diventa repressione per battere cassa
Un autovelox sul filo del rasoio del proprio feudo semina multe agli automobilisti
Roccaforzata è un giovane Comune di poco meno di due mila abitanti. Si trova tagliato fuori rispetto alle più comuni linee di trasporto della parte orientale della nostra provincia. Eppure fa parlare di se. Fa parlare di un Comando di Polizia esistente, costituito sulla carta da un tenente e da un ausiliario del traffico, che a quanto pare l’unico obiettivo della sua ragione di esistere, in queste ultime settimane, sono le multe da incassare dagli automobilisti che passano sulla Monteparano-Fragagnano.
Quindi, Roccaforzata, da quel che sembra non ha nessun problema di traffico urbano, non ha nessun decoro urbano da controllare, non ha nessuna altra priorità di controllo che spetta ad un comune Comando di P.M. e che la priorità assoluta è stare con il veicolo blu con la striscia bianca che dice “polizia municipale” con un autovelox che spesso è ostruito dall’apertura del cofano del veicolo stesso.
Da premettere che non c’è nessun avviso della postazione e l’unico avviso, di autovelox, è quello del Comune di Monteparano posto alcune decine di metri prima su di un palo fisso. Anche stamane, verso le 10.00, il nostro giornale si è recato sul luogo ed ha notato la postazione dell’autovelox che spesso e volentieri è stato segnalato dai nostri lettori.
Ma stavolta, per il graduato di PM di Roccaforzata è andata bene. Mi ha ignorato completamente. Ha fatto finta di nulla alla mia presenza nonostante fotografassi in continuazione la postazione, l’autovelox che era lì a pochi metri dall’auto di servizio e le auto che passavano.
Da notare che l’auto in questione era collocata sulla corsia di emergenza e, alcune volte, è stata posizionata su di un dosso. Ora non sappiamo quanta cassa porteranno le multe degli automobilisti.
Senz’altro, se questo servizio viene ripetuto in continuazione, ciò significa che il guadagno per il Comune di Roccaforzata è lauto. Eppure il Codice della strada non parla esclusivamente di repressione.
Parla anche di prevenzione.
Ci fa piacere che il sindaco di Roccaforzata non ha nessuna altra priorità nel Comune che amministra, visto che il Comando di PM, in genere, opera di concerto con le amministrazioni comunali. E che tutti i problemi legati alla viabilità urbana li ha già risolti, compresi il controllo del territorio.
Se è così diamo atto all’amministrazione comunale di questo paese delle sue capacità amministrative.
Se è così varrebbe la pena esportarle. Ma forse, sentendosi così tagliato fuori dagli altri paesi, il Comune di Roccaforzata con le multe a pioggia agli automobilisti vuol far dire che “esisto anche io”?
Oppure fa parte di una campagna di promozione del territorio?
E a che prezzo poi!
Giovanni Caforio