Taranto. LABO presenta “COSA C’ENTRO IO CON TUTTO QUESTO?”, Albo vincitore del talent COMIXFACTOR
LA PRIMA PRESENTAZIONE AVRA’ LUOGO MARTEDì 27 OTTOBRE ALLE 19, PRESSO LA LIBRERIA GILGAMESH DI TARANTO, IN VIA OBERDAN 45/A
Presenti il vignettista satorico Paolo Piccione, vincitore di COMIXFACTOR, e Sisto Sammarco, autore dei testi.
Martedì 27 ottobre alle 19, presso la Libreria Gilgamesh di Taranto, l’associazione di creativi LABO presenta Cosa c’entro io con tutto questo? (pp. 34, 3,50 euro), albo vincitore di ComiXFactor, l’innovativo concorso dedicato al lancio di autori di talento, promosso da LABO lo scorso gennaio.
Il 28 settembre, al termine della fase di voto prevista dal regolamento del ComiXFactor, il vignettista satirico e umorista Paolo Piccione, quarantun anni di Manduria (Ta), è stato proclamato vincitore del contest, aggiudicandosi l’ambito premio in palio: la pubblicazione, a cura diLABO, del suo albo completo e originale Che cosa c’entro io in tutto questo?, una storia grottesca e surreale (con i testi dello sceneggiatore Sisto Sammarco), edito in una tiratura di 500 copie (50 delle quali gratuitamente offerte al vincitore).
La prima presentazione del volume avrà luogo alla vigilia dell’edizione 2015 della prestigiosa Fiera di fumetto e animazione Lucca Comics & Games, in cui LABO sarà presente per il secondo anno consecutivo, con uno stand nella Self Area, riservata alle migliori realtà fumettistiche indipendenti.
L’appuntamento con Cosa c’entro io con tutto questo? è per martedì 27 ottobre alle 19, presso la Libreria Gilgamesh di Taranto, in via Oberdan 45/A. Saranno presenti gli autori Paolo Piccione e Sisto Sammarco.
Moderano la sceneggiatrice Mara Venuto e l’artista Gabriele Benefico, soci fondatori di LABO.
“Che cosa c’entro io in tutto questo?”, l’albo di Paolo Piccione, vincitore di ComiXFactor:
La storia, onirica e ricca di citazioni, narra le avventure e gli incontri improbabili di Ottone, studente ripetente in perenne divisa da operaio metalmeccanico, durante una folle giornata senza né capo né coda.
Un’incredibile catena di eventi e vicissitudini prende il via dal momento in cui Ottone, assorto nella lettura ad alta voce di una lirica di Dino Campana, perde lo strano scuolabus (una Citroen 2 Cv del 1983!) che deve portarlo a scuola.
Da quel momento, ogni azione e ogni rocambolesco incontro e smarrimento di Ottone saranno affannosamente protesi a raggiungere la sua meta, in autostop… Ci riuscirà?
Dall’introduzione di Sisto Sammarco:
Il manoscritto originale che racconta le avventure di Ottone risale all’Ottocento, e fu ritrovato nel monastero benedettino di Lecce durante l’arrivo dei soldati asburgici del generale Tannhauser. Vi si narrava la storia di un uomo del popolo, tale Ottone degli Ulivi, il quale, immerso nei suoi studi alchemici, aveva trovato la formula più rapida per giungere all’illuminazione interiore […] : la via del ludibrio. Così, confortati dalle pagine aristocratiche di cui sopra, trovammo lo spunto per raccontare una vicenda, prendendoci la briga di riportarla ai nostri giorni.
Dalla postfazione di Mara Venuto:
Ronf ronf ronf… Non è un caso che la prima tavola di Cosa c’entro io in tutto questo? si apra sul protagonista, Ottone, immerso nel sonno. L’opera stessa ha al centro la ricerca di sé e il rinnovamento della coscienza che, tuttavia, non avviene nella forma comunemente intesa, ossia nell’evoluzione sogno-veglia, bensì attraverso una modalità sovvertita: veglia-sogno, secondo il principio che, solo liberandosi da sovrastrutture, inibizioni, convenzioni e vecchie lenti, sia possibile trovare il senso (o non senso) di tutto. […] Al di là della trama, degli assurdi intrecci e dell’epilogo, la bellezza e il valore di Cosa c’entro io in tutto questo? sono nella metafora che è possibile scorgere: quando la vita si fa sempre più priva di punti di riferimento e parametri comuni, non resta che viverla con una sana dose di incoscienza, facendo ricorso all’accettazione dell’assurdo e all’ironia che, in un’epoca di equilibri saltati, rappresenta un’àncora di salvezza contro alienazione e follia.
Mara Venuto
Addetto stampa LABO