TARANTO. “Periferie”, ovvero il sabato del TaTÀ
Si comincia il 14 novembre con Mario Perrotta
Torna “Periferie”, la rassegna teatrale curata dal Crest per il teatro TaTÀ, mettendo in scena da novembre a marzo una serie di spettacoli che, ancora una volta, proporranno novità – per presenze e linguaggi – per la città di Taranto, con uno sguardo ad abbracciare il panorama nazionale.
Del resto, la capacità di promuovere realmente un confronto con alcune fra le realtà più qualificate della scena italiana contraddistingue da sempre il nostro impegno per una programmazione lontana da ogni autocompiacimento provincialistico. Così come consideriamo valore aggiunto l’interazione e la collaborazione con altre presenze del territorio, che ci consentono di tradurre concretamente la sinergia in offerte di qualità.
Si comincia (il 14 novembre) con Mario Perrotta, l’attore Premio Ubu per le sue capacità dinarratore, presenta anche a Taranto l’ultimo suo successo, “Milite Ignoto – quindici diciotto”, chiudendo quella parentesi di lavoro su identità e memoria che avevamo iniziato con il progetto della passata primavera “viagraziadeleddasenzanumerocivico”.
A dicembre (il 5), viene presentato in serale “Ragazzi di via Pal”, un nostro nuovo spettacolo che ha l’ambizione di coniugare i pubblici. A partire dalla arcinota storia di Molnàr, proviamo a raccontare la realtà odierna di una città che sottrae all’infinito spazi e spazio all’infanzia; lo facciamo moltiplicando i linguaggi sulla scena: attori, filmati e le musiche originali di Fido Guido, per la regia di Gabriele Duma.
In dicembre (il 12) prende forma la collaborazione con il Ghironda Winter Festival che, con lo spettacolo “Le noti dolenti”, porterà al TaTÀ per la prima volta la Banda Osiris, che manca da Taranto dai tempi del suo esordio e di… Peppino Francobandiera. Da allora l’incredibile quartetto è assurto agli onori del grande pubblico televisivo senza perdere mai la capacità di proporre la loro comicità surreale.
Ancora comicità, ma con gli artigli, quella della compagnia Rezza Mastrella che a gennaio (il 23) presenta “Io”. Prima volta a Taranto per Antonio Rezza con il suo spettacolo e la sua comicità corrosiva, che graffia il pubblico plaudente.
Il 6 febbraio, grazie anche alla collaborazione con gli “Amici della Musica” di Taranto, presentiamo nella sua città Michele Riondino e il suo nuovo spettacolo che lo vede in scena con una delle maggiori attrici del momento, Federica Fracassi, per un “Euridice e Orfeo” prodotto dal Teatro Bellini di Napoli con la regia di Davide Iodice – anche lui gradito ritorno nella città bimare dopo una lunga assenza.
Particolare attenzione merita la scelta di due spettacoli made in Puglia, il primo (il 27 febbraio) “Cinema Paradiso” di Michelangelo Campanale è il “diario” visivo e visionario della generazione degli anni 70/80, che prende il pubblico alla gola per un viaggio attraverso film e musiche che tutti abbiamo nel cuore.
Prima volta (il 5 marzo) sul palco di via Deledda anche per Vito Signorile, attore tra i più autorevoli e anziani della Puglia, che ha voluto provarsi in una esperienza artistica nuova e “strana” con la complicità di Fibre Parallele – la compagnia cult del teatro contemporaneo italiano, calandosi nel ruolo di un Charles Bukowski attraverso il testo tutto contemporaneo di Riccardo Spagnulo e la regia di Licia Lanera, “BlueBird Bukowski”.
Infine, nuova prova d’attore (il 19 marzo) per il pubblico del TaTÀ con “Il corpo di Totò” di e con Marco Manchisi che, cucendosi addosso con grande perizia studi e materiali di osservazione, sfida e vince il principe della risata.
Alla danza dedichiamo l’apertura di stagione (il 7 novembre), coniugando un’esperienza di incontro e di formazione con la visione dello spettacolo. Grazie ad Elisa Barucchieri e alla sua compagnia Resextensa proveremo ancora ad avvicinare alla danza contemporanea il pubblico più giovane e curioso, eliminando la quarta parete per un approccio più diretto a un linguaggio solitamente avvertito freddo e distante.
Clara Cottino – Gaetano Colella
codirettori artistici del Crest
rassegna di teatro musica e danza
la stagione 2015_16 al TaTÀ
• 7 novembre 2015_ore 21
ResExtensa
TEATRO NUDO
esito finale del laboratorio intensivo di teatro e movimento
Il Teatro Nudo sta velocemente diventando un’esperienza cult. Per il laboratorio. Per lo spettacolo. Per chi partecipa al laboratorio e crea lo spettacolo, un tuffo assolutamente unico nell’istintività, nell’attenzione e nella presenza. Per chi viene da spettatore, l’opportunità di visionare uno spettacolo irripetibile, e sperimentare un nuovo modo di scoprire la scena, ciò che avviene prima che si apra il sipario e ciò che viene offerto in scena. Un’esperienza intensa e unica che affronta simultaneamente gli aspetti performativi e creativi. Una giornata di laboratorio, creato ogni volta nuovamente ed ad hoc in base ai partecipanti, che mira a creare in poche ore un evento di spettacolo/performance che non è mai stato fatto prima, né che mai si potrà ripetere.
• 14 novembre 2015_ore 21
Permàr/Archivio Diaristico Nazionale/dueL/La Piccionaia
MILITE IGNOTO – quindicidiciotto
uno spettacolo di e con Mario Perrotta | tratto da “Avanti sempre” di Nicola Maranesi e dal progetto “La Grande Guerra, i diari raccontano” a cura di Pier Vittorio Buffa e Nicola Maranesi | collaborazione alla regia Paola Roscioli | luci e suoni Eva Bruno | durata 70 minuti
Il racconto del primo, vero momento di unità nazionale. È, infatti, nelle trincee di sangue e fango che gli “italiani” si sono conosciuti e ritrovati vicini per la prima volta, accomunati dalla paura e dallo spaesamento per quel conflitto più grande di loro. Spaesamento acuito dalla babele di dialetti che risuonavano in quelle trincee. La prima guerra mondiale fu l’ultimo evento bellico dove il milite ebbe ancora un qualche valore anche nel suo agire solitario, mentre da quel conflitto, anzi, già negli ultimi sviluppi dello stesso, il milite divenne ignoto, ovvero “dimenticato”: dimenticato in quanto essere umano che ha, appunto, un nome e un cognome.
• 5 dicembre 2015_ore 21
Crest
RAGAZZI DI VIA PAL
di Gaetano Colella e Gabriele Duma | regia Gabriele Duma | con Andrea Simonetti, Giuseppe Marzio, Serena Tondo, Andrea Santoro | scene e immagini Massimo Staich e Francesca Ruggiero | costumi Cristina Bari | musiche originali Fido Guido | videomaker Gianni Giacovelli | Parkour trainer Daniele Ciciriello | disegno luci Walter Mirabile | tecnici di scena Walter Mirabile e Vito Marra | durata 55 minuti
Uno spiazzo da contendersi per giocare. Due squadre/gruppi di ragazzini. Un pallone, un orgoglio da difendere. Questi gli elementi alla base del romanzo diventato uno dei più noti classici della letteratura per l’infanzia, pubblicato nel 1906 da Molnàr per denunciare la mancanza di spazi per il gioco dei più giovani. Una denuncia, il segnale di un pericolo che arriva da lontano e che ancora suona contemporaneo e familiare. Lo spettacolo vuol parlare di una città e dei suoi ragazzi, i piccoli cittadini che vivono all’ombra dei bisogni dei grandi che disegnano spazi a loro uso e consumo. Boka, Gerèb, Nemé, Skiappa, i piccoli ungheresi, da 109 anni raccontano la loro storia con allegria, drammaticità e passione immutate.
12 dicembre 2015_ore 21 | evento del Ghironda Winter Festival (*)
Banda Osiris
LE DOLENTI NOTE
Giancarlo Macrì (percussioni e basso tuba), Gianluigi Carlone (sax soprano, flauto e voce), Roberto Carlone (basso, trombone e tastiere), Sandro Berti (chitarra e trombone)
Dopo essersi addentrata in modo irreverente nei meandri del complesso universo delle sette note, aver abbattuto i rigidi accademismi e le barriere dei generi musicali, intrecciando, tagliando e cucendo musica classica e leggera, jazz e rock, il furore dissacratore della Banda Osiris si concentra, in questo nuovo spettacolo, sul mestiere stesso di musicista. Attraverso musica composta e scomposta, musica da camera e da balcone, Beatles e Vasco Rossi, la Banda Osiris tratteggia il ritratto impietoso della figura del musicista: presuntuoso, permaloso, sfortunato, odiato, e, raramente, amato.
(*) fuori abbonamento
• 23 gennaio 2016_ore 21
Compagnia Mastrella/Rezza
IO
di Flavia Mastrella e Antonio Rezza | con Antonio Rezza | quadri di scena Flavia Mastrella | (mai) scritto da Antonio Rezza | assistente alla creazione Massimo Camilli | disegno luci Maria Pastore | consulente tecnico Mattia Vigo | durata 90 minuti
Il genio sfrenato di un attore e l’intuito plastico di un’artista visiva originale. Capaci di creare drammaturgia a partire da un disarmante trasformismo, e sempre concentrati sulle bassezze dell’umanità – intime e manifeste, individuali e collettive – i due artisti plasmano una materia dagli esiti estremamente comici e spiazzanti creando un linguaggio feroce che nella sua misteriosa iperbole riesce a toccare anche un grado nascosto della grazia.
• 30 gennaio 2016_ore 21
TEATRO IN TEMPO REALE
Un contest teatrale che vuole essere un esperimento di creatività artistica. Verranno coinvolti drammaturghi e scrittori, i quali affideranno un testo, scritto per l’occasione, ad altrettanti registi che, nel giro di 24h, lo metteranno in scena con l’ausilio degli attori del Crest e dei laboratori. Il risultato finale di questa lotta contro il tempo sarà una performance composta dalle singole azioni che si succedono sul palcoscenico.
• 6 febbraio 2016_ore 21 | evento in collaborazione con “Amici della Musica” Taranto (*)
Teatro Bellini Fondazione Teatro di Napoli
EURIDICE E ORFEO
di Valeria Parrella | regia e luci Davide Iodice | con Michele Riondino e Federica Fracassi e con Davide Compagnone e Raffaella Gardon | musiche in scena Guido Sodo e Raffaella Gardon | spazio scenico e costumi Tiziano Fario | musiche originali Guido Sodo | durata 75 minuti
Orfeo è un ragazzo viziato dall’esistenza: è bello e ha talento. Così tanto talento che gli viene regalata una lira addirittura da Apollo. Orfeo aggiunge due corde a quella lira e cambia la storia della musica. E’ convinto di potere tutto, grazie al suo talento. Non è arrogante: è la giovinezza stessa, che crede nell’invincibilità. Ma la vita va diversamente… “Euridice e Orfeo” ci mette di fronte all’interrogativo più grande: è possibile sconfiggere la morte? Orfeo, che tutte amano, si innamora di Euridice ma Euridice muore. Orfeo che non ha mai provato dolore e non ha mai avuto paura della perdita, si convince di poter sconfiggere la morte per riavere tra le braccia sua moglie. Ovviamente si sbaglia: Euridice non torna, non può tornare.
(*) fuori abbonamento
• 27 febbraio 2016_ore 21
Tra il dire e il fare/La luna nel letto
CINEMA PARADISO
regia luci e scene Michelangelo Campanale | con Giuseppe Di Puppo, Annarita De Michele, Erica Di Carlo, Paolo Gubello, Daniele Lasorsa, Leonard Lesage, Salvatore Marci, Maria Pascale, Palmiriana Sibilia, Luigi Tagliente | assistente alla regia Antonella Ruggiero | supervisione coreografica Aline Nari | cura del testo Katia Scarimbolo | tecnico luci Tea Primiterra | costumi Maria Pascale | video omaggio agli addii Mario Bianchi | video Ines Cattabriga e Michelangelo Campanale | in collaborazione con la Scuola di Danza Artinscena | durata 60 min
Il piccolo Totò vive nel cinema, nutrendo il suo immaginario di visioni e citazioni, imparate a memoria in maniera quasi ossessiva, sospeso in un intervallo di tempo reale, tra la perdita e la scoperta, l’addio. Totò fa ripartire la pellicola della sua vita, di una personale educazione sentimentale in cui spetta alle immagini dei film tesserne la trama. L’abbandono, la solitudine, l’accettazione di sè e della propria condizione, nel gioco di una danza che rende adulti senza mai perdere la tenerezza, si intrecciano alle vicende dei protagonisti di tante bellissime pellicole
• 5 marzo 2016_ore 21
Teatri di Bari
BLUE BIRD BUKOWSKI
di Riccardo Spagnulo | regia Licia Lanera | con Vito Signorile e Mary Dipace | luci Vincent Longuemare | realizzazione scene Michele Iannone | durata 70 minuti
Bukowski è morto? Sembra di sì, se andiamo a controllare la sua biografia: il vecchio Buk ci ha lasciato nel 1994. Eppure le librerie sono piene dei sui romanzi e delle raccolte poetiche che vendono molto bene. Ogni anno spunta qualche manoscritto non ancora pubblicato, ma soprattutto, nella memoria dei suoi lettori e nell’immaginario collettivo, permane la figura dell’anti-intellettuale così attaccato alla vita, da preferire corse di cavalli e donne ai salotti letterari.
• 19 marzo 2016_ore 21
Marco Manchisi
IL CORPO DI TOTÒ
di e con Marco Manchisi | durata 60 minuti
«Porto dentro di me un’immagine familiare di Totò. Il suo viso mi fa sorridere, le sue smorfie riflettere. Ho attraversato in libertà le sue considerazioni sulla vita, sulle donne, sul suo desiderio di calma, sulla difficile condizione di essere comico. Pensieri a volte in contrasto con il suo personaggio. Due anime così diverse, nello stesso corpo, Totò l’attore e Antonio De Curtis l’uomo. In scena si stuzzicano, si contaminano, si alimentano, tra vita e teatro, fino a fondersi. Quando Totò diventò quasi completamente cieco a Fellini apparve come … un dolcissimo fantasma… un esserino incorporeo….».
• aprile 2016
APRILE DEI DIRITTI
BOTTEGHINO
biglietto intero 15 euro, ridotto (under 30 e over 65) 10 euro
abbonamento 60 euro (6 spettacoli)
tre spettacoli a scelta 33 euro
TEATRO NUDO e TEATRO IN TEMPO REALE
biglietto unico 7 euro
BANDA OSIRIS in concerto (*)
biglietto unico in prevendita 16 euro
EURIDICE E ORFEO (*)
biglietto intero 25, ridotto (under 30 e over 65) 20 euro
(*) fuori abbonamento
INFO ABBONAMENTI (dal 1 novembre al 14 novembre 2015):
botteghino del teatro TaTÀ – via Grazia Deledda snc, 74123 Taranto
lunedì e venerdì ore 10 – 13 / mercoledì e venerdì ore 16 – 19
tel (+39) 099 4707948 – mob (+39) 366 3473430 | mail: info@teatrocrest.it
web: www.teatrocrest.it