Due nuovi focolai di “Xylella” scoperti nelle Alpi Marittime
L’arbusto “poligala a foglie di mirto” è risultato positivo al batterio Xylella fastidiosa della sub specie “multiplex”
Due nuovi focolai del batterio Xylella fastidiosa, nota ai più come il batterio killer in grado di far morire le piante e contro il quale per il momento non sembrano esservi rimedi, sono stati individuati nelle Alpi Marittime nel comune di Saint-Laurent in Francia.
Lo rendono noto, martedì 8 dicembre, fonti ufficiali della prefettura della regione francese del dipartimento del Var. Si tratta di focolai portatori della sottospecie chiamata “multiplex”, un ceppo che non sembra pericoloso per le olive e l’uva, diverso da quello rilevato nel Salento, in Puglia, dove sta mettendo in serio pericolo l’esistenza di centinaia di ulivi secolari.
Questi nuovi casi portano a otto il numero di focolai individuati in Provenza-Alpi-Costa Azzurra, tra cui sette nelle Alpi Marittime e nel Var. In queste zone sono state adottate misure analoghe a quelle del Salento. Il batterio della Xylella fastidiosa è stato anche identificato per la prima volta nel dipartimento del Var a fine novembre.
Per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, continua con l’emergenza Xylella l’effetto domino dove la questione continua ad “intaccare” anche altri Paesi dell’Unione Europea che continuano ad influenzarsi in maniera negativa, ancorati all’idea che il batterio possa danneggiare l’olio prodotto dagli alberi.
La questione rimane aperta, ma si spera possa essere risolta nel minor tempo possibile, al fine di non danneggiare ulteriormente la nostra economia, i cui maggiori proventi derivano proprio dall’olio extra vergine d’oliva.
La xylella non intacca la qualità dell’olio, che anzi rimane pregiato, come vi avevamo già ripetuto. Per scoprirlo l’unico modo è assaggiarlo. Lo garantiscono gli esperti.