Bayer: al via la prima causa legale in Germania per danni contro pillole anticoncezionali di ultima generazione
Sotto accusa il contraccettivo “Yasminelle”
Dopo 23 decessi e due class action in Canada e azioni legali negli Stati Uniti contro il colosso farmaceutico Bayer, produttore delle pillole anticoncezionali di ultima generazione, anche in Germania il 5 novembre, è stata avviata una causa civile al tribunale regionale della città di Waldshut, contro la compagnia farmaceutica per l’aumento dei rischi legati alle nuove pillole contraccettive.
Negli Stati Uniti ed in Canaca, alcune prove scientifiche effettuate in alcuni laboratori, avrebbero stabilito il collegamento tra l’assunzione delle pillole Yaz e Yasmine, anticoncezionali di « ultima generazione » e la morte di 23 donne.
La maggior parte di queste sarebbe decedute improvvisamente per embolia causata da coaguli di sangue: avevano meno di 39 anni, mentre la più giovane addirittura 14 anni. A seguito di queste morti sospette, ben due class action, sono state intraprese in Canada contro il produttore delle pillole, la Bayer, che è l’esclusivo detentore della formula chimica del drospirenone, un progestinico di sintesi alla base dei due noti farmaci anticoncezionali.
Una delle azioni è già stata autorizzata da un tribunale dell’Ontario. L’altro ricorso, è ancora in attesa di approvazione da un’altra corte. Mentre in Germania la parte lesa è Felicitas Rohrer che, dopo l’assunzione di Yasminelle ha sofferto di una grave embolia polmonare alla quale è sopravvissuta solo grazie a circostanze fortunate.
Gli avvocati che hanno avviato le azioni, sono convinti che migliaia di donne sono state danneggiate a causa di queste pillole anticoncezionali di nuova generazione. Inoltre hanno dichiarato che anche se la morte delle utenti di Yaz o Yasmine si verifica piuttosto raramente, tuttavia centinaia di pazienti sarebbero state sottoposte a rimozione della colecisti o ictus, o stanno prendendo farmaci per rendere più fluido il sangue per il resto della loro vita.
La massiccia pubblicità di Bayer per Yaz e Yasmin è mirata in special modo a ragazze e donne in giovane età con promesse di riduzione di peso e sollievo dall’acne giovanile. Il Ministero della salute canadese, Health Canada, e altri studi, hanno dimostrato che il rischio di coaguli di sangue per le donne che assumono Yaz e Yasmin è da 1,5 a tre volte superiore a quelle che assumono altri tipi di pillole. In Francia il servizio sanitario nazionale non copre più i costi per le pillole contenenti drospirenone e il numero di trombosi letali nelle donne giovani è fortemente diminuito.
Le autorità preposte alla salute nel Regno Unito, nei paesi del Benelux, in Danimarca e in Norvegia hanno emesso degli avvertimenti riguardo all’aumento di rischio con l’uso di queste pillole. Nel 2014 il fatturato di questa famiglia di prodotti è stato di 768 milioni di euro.
La Bayer ha già pagato indennizzi per 1,9 miliardi di dollari alle vittime del drospirenone negli Stati Uniti. La Bayer per difendere i propri prodotti a spada tratta, come ha sostenuto un proprio portavoce alla CBC / Radio-Canada, in tutta risposta ha resistito contro l’autorizzazione concessa alla prima class action canadese e ha proposto appello che verrà discusso nel prossimo mese di settembre.
Vi è da rilevare, però, che secondo alcune fonti lo stesso colosso farmaceutico avrebbe già pagato più di un miliardo di dollari per transigere alcune controversie ed evitare procedimenti giudiziari negli Stati Uniti.
Quindi, ad oggi, nessuna delle accuse mossele sono state dimostrate in tribunale.
Alla luce di tali notizie Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, comunica che l’associazione continuerà a monitorare l’evolversi delle vicende per verificare se i danni di cui sono accusate di essere causa le pillole in questione, verranno dimostrati in un’aula di tribunale e a seguito di approfondite ricerche scientifiche indipendenti e autorevoli anche per evitare inutili allarmismi nel Nostro Paese giacchè le pillole in questione sono distribuite anche in UE e quindi in Italia.