Allerta europea per Listeria monocytogenes nel formaggio Brie con tartufo marchio “Traditions Terroirs”
Il formaggio in questione, prima del ritiro, è stato venduto tra il 7 dicembre e il 22 dicembre in tutto il territorio dalle catene dei supermercati come Leclerc, Super U e Intermarché e distribuito ai grossisti in Europa. Lo segnala l’Agenzia per la sicurezza alimentare francese
Il comunicato diffuso la vigilia di Natale dall’Agenzia francese per la sicurezza alimentare (Anses) è molto chiaro e non lascia spazio a dubbi. Nel formaggio Brie con tartufo marchio “Traditions Terroirs” venduto dalle catene di supermercati alimentari in Francia e distribuito ai grossisti in Europa, è stata accertata la presenza del batterio Listeria monocytogenes.
Alcuni di questi prodotti, Brie con tartufo di latte vaccino crudo, sono stati commercializzati prima del provvedimento di recesso, ha dichiarato la società in un comunicato. I 300 formaggi in questione sono stati venduti tra il 7 dicembre e il 22 dicembre in tutto il territorio francese tramite rivenditori come Leclerc, Super U e Intermarché.
Non possono essere esclusi rischi per la salute. I supermercati a loro volta dovrebbero avere sbandierato un cartello per avvisare i clienti. Le autorità raccomandano di non consumare il prodotto, che è stato nel frattempo già stato ritirato dal mercato.
L’ANSES ha già informato il Sistema di allarme rapido per gli alimenti e i mangimi dell’Unione europea (UE). Poiché il prodotto non ha più la sua etichettatura originale, in caso di dubbio, si consiglia di verificare se il prodotto acquistato è interessato da questo avviso. Inoltre il formaggio in questione è venduto tramite negozi on line.
La Listeria, sottolinea Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”,è una famiglia di batteri composta da dieci specie. Una di queste, Listeria monocytogenes, causa la listeriosi, una malattia che colpisce l’uomo e gli animali.Seppur rara, la listeriosi è spesso grave, con elevati tassi di ricovero ospedaliero e mortalità. Nell’UE sono stati segnalati circa 1 470 casi nell’uomo nel 2011, con un tasso di mortalità del 12,7 %.
La Listeria si ritrova nel terreno, nelle piante e nelle acque. Anche gli animali, tra cui bovini, ovini e caprini, possono essere portatori del batterio.Il consumo di cibo o mangime contaminato è la principale via di trasmissione per l’uomo e gli animali.
Le infezioni possono verificarsi anche attraverso il contatto con animali o persone infetti.La cottura a temperature superiori a 65 °C uccide i batteri. Tuttavia il batterio Listeria può essere presente in diversi alimenti pronti e, a differenza di molti altri batteri di origine alimentare, tollera gli ambienti salati e le basse temperature (tra +2 °C e 4 °C).Considerata la resistenza di questo batterio, insieme agli elevati tassi di mortalità nell’uomo, la manipolazione sicura degli alimenti riveste un’importanza capitale per tutelare la salute pubblica.
Nelle persone infette i sintomi variano, da lievi sintomi simil-influenzali, come nausea, vomito e diarrea, a infezioni più gravi, quali meningite e altre complicanze potenzialmente letali. Le persone più sensibili alle infezioni da Listeria sono gli anziani, le donne in gravidanza, i neonati e le persone con deficit del sistema immunitario.