TARANTO. Euridice e Orfeo. Valeria Parrella “rilegge” in chiave contemporanea il più classico dei miti
Sabato 6 febbraio, alle ore 21 al TaTÀ
«Se mi ami devi guardarmi». Fuori abbonamento, per la stagione di “Periferie”, sabato 6 febbraio 2016, alle ore 21 al TaTÀ di Taranto, in via Grazia Deledda ai Tamburi, va in scena Euridice e Orfeo di Valeria Parrella, regia e luci Davide Iodice, con Michele Riondino, Federica Fracassi, Davide Compagnone, Eleonora Montagnana, musica in scena Guido Sodo ed Eleonora Montagnana, spazio scenico, maschere e costumi Tiziano Fario, musiche originali Guido Sodo, produzione Fondazione Teatro di Napoli. Un evento in collaborazione con “Amici della Musica” Taranto. A seguire incontro con la Compagnia. Biglietto intero 25 euro, ridotto (under 30 e over 65) 20 euro. Info: 099.4707948.
È Euridice a chiedere a Orfeo di lasciarla andare, nella rilettura del mito classico che Valeria Parrella compie nel suo testo “Assenza”, adattato per la scena da Davide Iodice. Il titolo è invertito, non a caso. Non Orfeo ed Euridice, ma “Euridice e Orfeo”, perché all’eroina è affidato il compito di sciogliere il nodo, è lei che salva Orfeo.
È lei che lo obbliga a scorgere la realtà, ad attingere alla verità della morte e della perdita. Orfeo non guarda Euridice, ma è lei che lo invita a guardarla come una necessità assoluta e pacificante.
La storia è tutta orientata alla filosofia della perdita e della elaborazione del lutto. Con questo testo la scrittrice napoletana rielabora il mito di “Euridice e Orfeo” con forza, originalità, coraggio, e lo fa parlare agli uomini e alle donne di oggi, proponendone una lettura struggente e attuale: una lettura che non dimentica Gluck, Cocteau, Rilke, Pavese, Bufalino e scava alle origini del mito, fino ai toccanti versi di Virgilio e Ovidio.
Respexit, “si voltò indietro”, dicono i classici per descrivere il gesto fatale di Orfeo, che scende agli inferi per rapire la donna amata e la vede svanire proprio mentre si gira verso di lei. In quella intraducibile parola latina, la radice del rispetto si fonde con la disperazione della perdita.
Orfeo stringe forte a sé Euridice in una danza struggente e solitaria. Scorrono via meticolose e poetiche le parole che la Parrella ritaglia e dissemina in un tessuto musicale suonato dal vivo da Guido Sodo, anche autore, e da Eleonora Montagnana, che manovra un manichino dalle fattezze di Euridice.
La regia di Davide Iodice orienta questo canto densissimo delle emozioni in una sola lingua commovente e precisa. E gli interpreti, rigorosi, vestono la precarietà dei sentimenti e la consistenza del lutto con la loro presenza viva di carne e voce. Michele Riondino è un Orfeo annegato nel dolore per la scomparsa della sua amata, Federica Fracassi infonde grazia e impenetrabile determinazione alla sua Euridice. Infine, Davide Compagnone è un Hermes traghettatore di anime e di pensieri.
Lo spettacolo sarà preceduto, alle ore 18.30 nel foyer del TaTÀ, dalla presentazione del libro Assenza. Euridice e Orfeo di Valeria Parrella. Conversa con l’autrice Giulia Galli.
Promossa dall’assessorato all’industria turistica e culturale della Regione Puglia, l’iniziativa è organizzata dal Presidio del libro “Il Granaio”, in collaborazione con il Crest. Ingresso libero.