SAVA. Le regole si applicano. E non sono a “libera” interpretazione!

Dal mancato rispetto della legge sulla trasparenza degli atti alla nota del Ministero della Funzione Pubblica

A seguito della nota della Presidenza del Consiglio dei Ministri (indirizzata al Comune di Sava), destinatario di un mio  Esposto con il  quale  avevo denunciato il rifiuto di “accesso agli atti” da parte della  Responsabile dell’Area Affari Generali del Comune di Sava, Palma Maria Giovanna Soleto, questa mattina presso gli uffici del Palazzo comunale,  mi é stata consegnata dall’impiegata Annamaria Miccoli, la nota del 05/02/2016 prot. 0003215 del 05/02/2016 con la quale  venivo invitato al ritiro della Determina richiesta e non consegnatami in data 09.11.2015.

Nella parte finale della nota della Presidenza del Consiglio-Dipartimento della Funzione Pubblica, tra l’altro si legge: “Al segnalante si ricorda che il citato art. 5, comma 4, prevede la possibilità di ricorrere a giudizio personalmente (art. 23 del D.lgs 2 luglio 2010 n.104 – Decreto Legge che per non chiari motivi la funzionaria pare avrebbe disatteso), qualora si optasse per l’instaurazione di contenzioso”.

Appare evidente che con la consegna del documento avvenuta questa mattina, l’Ente ha evitato il mio ricorso in giudizio anche se ho comunque presentato un Esposto  all’Autorità Giudiziaria affinché valuti se vi siano i presupposti per avviare una eventuale indagine in cui si potrebbero ravvisare estremi di reato perseguibili penalmente.

Mimmo CARRIERI

viv@voce

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