MANDURIA. Depuratore: niente scarico a mare, l’Aqp e la Regione accettano la proposta alternativa
Inoltre, in aggiunta alle trincee drenanti, tra l’altro, già proposte dal geologo Mario Del Prete, verrebbero istituiti dei pozzi di dispersione in contrada La Marina, mentre una grande vasca dell’Arneo fungerà da convogliatore di acque ad uso agricolo
A un paio di giorni dalla richiesta di convocazione di consiglio monotematico da parte di 9 consiglieri comunali, giunge la risposta da parte dell’attuale maggioranza e più nello specifico da parte del sindaco Roberto Massafra e del neo assessore ai lavori pubblici del Pd Amleto Della Rocca che, assieme ai consiglieri regionali Mazzarano e Morgante, hanno collaborato per la riuscita dell’accordo.
Pertanto, sabato mattina, si è svolto a palazzo di città, una riunione, alla quale hanno partecipato: il vicedirettore dell’Acquedotto Pugliese Lorenzo De Santis, il sindaco di Manduria, Roberto Massafra, il vicesindaco Gian Luigi De Donno, l’assessore ai lavori pubblici Amleto Della Rocca, l’assessore all’Urbanistica Roberta Fistetto e parte di consiglieri della maggioranza.
Il dirigente dell’Aqp, ha preso atto delle esigenze territoriali e, nel contempo, ha posto sul tavolo gli elaborati contenenti le soluzioni alternative allo scarico a mare del costruendo depuratore consortile Manduria Sava. Mentre è stata confermata la zona di costruzione al confine territoriale tra Avetrana e contrada Urmo, si è parlato di praticare la depurazione dei reflui in tabella 4, tenendo conto delle soluzioni più consone alle esigenze ambientali.
Inoltre, in aggiunta alle trincee drenanti, tra l’altro, già proposte dal geologo Mario Del Prete, verrebbero istituiti dei pozzi di dispersione in contrada La Marina, mentre una grande vasca dell’Arneo fungerà da convogliatore di acque ad uso agricolo.
Questa ipotesi di accordo e di variazione del progetto è stata anche avallata dal presidente della Regione Michele Emiliano, contattato dal dirigente dell’Aqp e intervenuto telefonicamente in viva voce. Inoltre, nel corso dell’incontro, svoltosi in maniera cordiale e costruttiva, è stato sottolineato che la variante in questione dovrà anche essere sottoposta al Ministero dell’Ambiente che dovrà approvare anche una deroga al divieto di sversamento nel sottosuolo dei liquidi fognari. Intanto, i tecnici dell’ Acquedotto Pugliese, si sono impegnati a fornire gli elaborati grafici sulle varianti al progetto, che dovrebbero essere esposti al pubblico, all’interno della Fiera Pessima.
Se tutto procede secondo quanto espresso ieri mattina, a breve i lavori per la realizzazione del depuratore consortile Manduria Sava, potranno essere avviati, tenendo conto delle rispettive varianti che evitano il temuto scarico a mare dei reflui e il riutilizzo in agricoltura delle acque depurate.
Gianluca Ceresio
Da Quotidiano di Puglia del 14 febbraio 2016