TARANTO. “Uno, due, tre …”. Un omaggio senza parole all’universo dei colori, quasi un affresco a tre dimensioni

TARANTO. “Uno, due, tre …”. Un omaggio senza parole all’universo dei colori, quasi un affresco a tre dimensioni

Domenica 6 marzo, alle ore 18 al TaTÀ

Senza parole. Per la rassegna “favole&TAmburi”, domenica 6 marzo 2016, alle ore 18 al TaTÀ di Taranto, in via Grazia Deledda ai Tamburi, va in scena “Uno, due, tre…” di Pietro Fenati, con Pietro Fenati ed Elvira Mascanzoni, audio e luci Alessandro Bonoli, produzione Drammatico Vegetale/Ravenna Teatro. Biglietto unico 6 euro. Info: 099.4707948.

«In principio, in mezzo al nero c’è il bianco: Poi viene il rosso e a seguire il blu. Infine, appare il giallo.

Questa è una semplice storia di colori che pare ricavata da un quadro di Piet Mondrian. Sì, è vero, ma c’è dell’altro. Intanto il nostro non è proprio un quadro… forse lo possiamo definire un affresco a tre dimensioni raccontato da due attori di poche, anzi pochissime parole. Senza parlare loro raccontano il cielo e il mare, le cose della vita e la meraviglia di sorprendersi per il volo di un uccello, per un pesce che guizza, per una palla che rotola.

E dire che tutto comincia con un tizio che sbuccia una mela e alla fine si accorge che la luna è una lampadina…», dalla scheda di presentazione della Compagnia.

Un delizioso omaggio senza parole all’universo dei colori dove il rosso, il blu e il giallo si intersecano tra bianco e nero, formando nella sua estrema semplicità una specie di concerto di colori e suoni di grande raffinatezza. Senza parlare, il racconto di cielo e mare, l’incontro di due esseri che si conoscono e che si amano, connaturati con la costante meraviglia di trovarsi davanti al volo di un uccello, a un pesce che guizza, a una palla che rotola.

Due attori, di volta in volta creano mondi diversi a misura di bambino, utilizzando semplicissimi oggetti, palline, lievi fondali proponendo con le ombre suggestioni, ogni volta diverse, nella loro impercettibile potenza.

Gruppo storico di teatro per ragazzi, Drammatico Vegetale nasce nel 1974.

Da sempre fedele al concetto di “teatro di figura”, la compagnia ravennate mette in campo una ricerca costante nell’ambito del visivo, cui si affianca uno studio approfondito del suono e della musica.

I suoi spettacoli contengono frequentemente scritture musicali originali, esecuzioni dal vivo, anche in forma di concerto e con orchestra. Ha prodotto oltre 50 spettacoli, realizzato varie installazioni e percorsi interattivi. Nel settembre 2009, la Compagnia ha ricevuto la Sirena d’oro alla 34ma edizione del Festival internazionale di teatro di figura “Arrivano dal mare”.

viv@voce

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