SAVA. PARCHEGGI PUBBLICI: E’ INIZIATA MALE E … FINIRA’ PEGGIO?
Quante figure sinistre in questa “querelle” savese, la quale ha visto alla ribalta imbroglioni, incapaci, presuntuosi e figli di … bona mamma (con tutto il rispetto per le loro madri, s’intende, ndr)!
Dal lontano 2009 ci fu l’assegnazione da parte dell’ex amministrazione Maggi (centrosinistra alla “savese maniera”) della gara d’appalto sui Parcheggi pubblici a Sava e già in questa prima assegnazione scoppiò la prima “bomba”: la gara fu aggiudicata ad una Ditta (SIS di Perugia, ndr), la quale assegnataria risultò illegittima al ricorso fatto al TAR di Bari sezione di Lecce dalla seconda ditta partecipante: ovvero, non aveva i requisiti idonei (mancava il certificato antimafia, per cui era tassativo l’idoneità del documento e, in mancanza di questo la SIS non avrebbe potuto neanche partecipare alla gara, ndr). Una Commissione comunale assegnò in modo scriteriato, in prima battuta, la gara delle aree pubbliche a pagamento nel nostro paese.
Il TAR, nel suo giudizio, decise questo: o si rifà la gara, e stavolta con i giusti e legali criteri, oppure in altra battuta assegnare la gara alla seconda ditta partecipante. Per la cronaca era solo due le ditte che parteciparono. Da questo momento inizia la scesa in campo su questo tema del nostro giornale. Preparammo un Esposto alla Procura della Repubblica di Taranto su questo “incidente” e subito l’Esposto si trasformò in un atto d’accusa verso gli “attori” protagonisti di questo: abuso e omissione di atti in ufficio fu subito il primo reato che il magistrato individuò (l’inchiestà l’avocò immediatamente il sostituto procuratore della Repubblica Franco Sebastio, ndr). Come se non fosse successo nulla, inverosimile, la SIS di Perugia monta le colonnine dei Parcometri e comincia segnare le strisce blu! Pazzesco!
Il servizo non parte affatto e dopo qualche mese la stessa ditta smonta i parcometri e dice addio a Sava. Che succede dopo? L’amministrazione Maggi si adegua al secondo parere del Tar, ovvero assegnare la gara alla seconda ditta. Quindi, questa scelta amministrativa, evitò il riaprire i termini per indire una nuova gara d’appalto. Si parte, via alle Strisce Blu e Sava si colora. Si ma di che? Del colore delle multe! Fioccano inesorabilmente già dal primo giorno del servizio le prime multe. 36 euro per il mancato pagamento nell’area di sosta data in gestione alla Compagnia dei Parcheggi che li gestisce, ovvero la Global Work di Fragagnano. Su questi primissimi giorni del servizio, parliamo sempre dell’autunno del 2009, c’è da dire una cosa rilevante, anzi rilevantissima: nella vicina Manduria la stessa ditta che si era aggiudicata i parcheggi a Sava si comporta in modo diverso: una settimana di tolleranza in modo da dare al cittadino messapico l’idea del funzionamento del nuovo servizio. E quindi, dopo questo breve lasso di tempo, partenza con tutti i crismi del servizio. Eh già, a Sava simu cchiù fessi … o mejiu a Manduria sò cchiù dritti (cussì eti, scjià).
Viene minato tutto il centro urbano di strisce blu e per poco non le mettono anche nelle contrade savesi: insomma tutto il centro è off limits per i parcheggi liberi. Esistono solo le strisce blu e quindi si deve pagare, an forza! E nessun partito del così detto “centrosinistra savese” prende posizione su questa aberrante e totale invasione del suolo pubblico nel cuore del paese. Va bene, andiamo avanti noi. Ogni cosa che il nostro giornale fa viene visto, maledettamente questo, come se fosse un attacco personale a chi è preposto a guidare un comparto del nostro Comune, magari messo/a lì senza avere nessun titolo ma solo per la compiacenza e il ricambio della “cortesia” al politico-amministratore che l’ha designato/a (dicasi, il lettore mi lasci passare il termine, “leccaculo”). Spesso vengono scordate le regole e noi sul funzionamento delle regole incalziamo! In questi anni, su questo tema dei parcheggi pubblici, abbiamo messo in moto tutto quello che c’era da mettere in moto: Prefettura, Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture pubbliche, Procura della Repubblica tarantina. Abbiamo fatto tanto, ma davvero tanto. Alcune inchieste sono apertissime tutt’ora e vedono sul banco degli accusati, con veri reati da grido, proprio chi si è eretto/a a difensore delle regole. Delle regole sì, ma a modo suo. Andiamo avanti ai nostri giorni, altrimenti divento laconico.
Con l’insediamento della nuova amministrazione credevamo che per i residenti ci fosse stata una revisione del trattamento: macchè, solo l’ereditato abbonamento mensile da 25 euro e puoi parcheggiare sotto casa. Ma forse da questa nuova amministrazione ci saremmo aspettato di più, molto di più: su tutto la rimozione di chi non ha i titoli per reggere un comparto così importante per la vita del nostro paese. Eh già, le promesse elettorali sono un conto (trasparenza, legalità, ecc…) ma quando si scende in campo direttamente ad amministrare, quasi come d’incanto, si scordano i motivi principali del proprio messaggio politico amministrativo. Il Corpo di Polizia municipale insegna … Poi però c’è il Codice della Strada, vero e proprio regolamento nazionale. E non è detto che ciò che funziona a Pordenone a Sava non deve funzionare. Assolutamente. Ma senza andare molto lontano … andiamo a Manduria. E’ stata depositata una sentenza del giudice di pace in cui si dice che “se nelle vicinanze delle aree di sosta a pagamento non ci sono aree adibite a parcheggio pubbico (e quindi non soggette a pagamento) le multe che vengono sanzionate sono nulle …”
L’Ente comunale può dire (ed è da vedere questo) che le zone soggette a strisce blu sono “di particolare rilevanza urbanistica”. Bene: ci facciano vedere il Progetto che hanno redatto e reso pubblico. C’è o non c’è un Progetto? Vedremo questo … Andiamo agli importi sulle sanzioni che vengono determinati all’interno delle strisce blu: oggi, 26 gennaio 2013, Manduria decreta 24 euro, San Marzano di San Giuseppe 24 euro. E Sava? Sava batte tutte: 41 euro. Domanda: è come mai così tanta differenza? Eccola, la differenza: 24 euro per la sanzione ma ben sì 16,17 euro per diritti amministrativi. O cacchio! Quanto costano stì diritti amministrativi? Eccoli: 15,00 euro vanno, puliti puliti, alla ditta che gestisce i parcheggi pubblici e 1,17 al nostro Comune (resta inteso che, al nostro Comune vanno anche i restanti 24,00 euro)! E’ legittimo chiedere: devo pagare solo la multa, o no? No, a Sava “à pajià comu ticunu loru!” E tutti sono sordi a questo: vecchi e nuovi amministratori! Con il nostro caro collaboratore Mimmo Carrieri, abbiamo messo in moto un meccanismo micidiale il quale, se darà i frutti sperati, già tra poco più di una settimana avremo qualcosa di clamoroso. Davvero clamoroso.
Ma, ancora più sensazionale è questo: nella vicina San Marzano l’amministrazione comunale ha revocato la concessione delle aree pubbliche soggette a pagamento alla stessa ditta che gestisce questo a Sava. Premettendo che a questa ditta è stato anche revocato nella vicina Manduria la concessione, su questo tema, in virtù delle notizie apparse sulla stampa locale nella passata estate in cui si parlava di presunte infiltrazioni mafiose al suo interno. Ma San Marzano (diamo atto a questo paese, lo merita alla grande) ha fatto di più: nonostante il servizio era in atto da due anni nel suo paese ha rescisso il contratto per gravissimi motivi che faremo sapere nei prossimi giorni. E nel caso in cui dovesse venire fuori che, la società che gestisce i Parcheggi Pubblici a Sava, non dovesse avere più i requisiti previsti dalla normativa vigente in materia di rapporti tra Ente pubblico e privato, che succederà?
E l’amministrazione IAIA su questo, che dice? E’ ignara di tutto questo? Questo dubbio attende la risposta. Trattasi di trasparenza e legalità …
Giovanni Caforio