Presidente CNR Massimo Inguscio partecipa a due tavole rotonde sulla ricerca scientifica
Venerdì 22 a Cellino San Marco e sabato 23 aprile a Lecce. Innovazione in agricoltura e ricerca per il futuro del Mezzogiorno i temi centrali degli incontri
Il futuro dell’agricoltura italiana ed in particolare di quella del Sud è legato essenzialmente all’innovazione e alle capacità imprenditoriali delle future generazioni. Alla base di ogni innovazione c’è la ricerca che nella nostra Nazione viene svolta da più Enti ed Organismi neanche coordinati fra di loro. La ricerca “pretende” anche maggiore formazione dei giovani sia a livello di scuole medie superiori che di università.
E’ questo lo spirito che animerà le due tavole rotonde in programma questo weekend nel Salento, entrambe vedranno l’illustre partecipazione del presidente nazionale del CNR,Massimo Inguscio.
La prima avrà luogo Venerdì 22 aprile, alle ore 16, presso la sede della Cantina Due Palme di Cellino San Marco (Br), il titolo è “L’innovazione in agricoltura per essere competitivi nei mercati globali”. Oltre al presidente Inguscio, parteciperanno Angelo Maci (presidente Cantine Due Palme), Giuseppe Mauro Ferro Accademico dei Georgofili), Paolo De Castro (membro ComAgri, Parlamento Europeo), Luca Braia (assessore Politiche Agricole e forestali, Regione Basilicata), Giampiero Maracchi(presidente Accademia dei Georgofili), Francesco Loreto (direttore Dipartimento Scienze Bio-Agroalimentari, CNR), Gianluca Nardone (direttore Dipartimento Agricoltura e Sviluppo Rurale, Regione Puglia), Luigi De Bellis (direttore Di.STe.B.A., Università del Salento). Modera Roberto De Petro, giornalista Agrimex, Telenorba.
Mentre sabato 23 aprile, alle ore 9.30, avrà luogo la tavola rotonda dal titolo “La ricerca scientifica per il futuro del Mezzogiorno”, presso la sala convegni dell’IISS “F. Calasso” di Lecce. Alla tavola, oltre al presidente del CNR Inguscio, parteciperanno Mario Biagio Portaccio (dirigente dell’I.I.S.S. “Calasso), Paolo Perrone (sindaco di Lecce), Antonio Gabellone (presidente Provincia di Lecce), Loredana Capone(assessore allo Sviluppo Economico, Regione Puglia) e Vincenzo Zara (Rettore Università del Salento).
Ad occuparsi della moderazione sarà Vincenzo Magistà, direttore redazione giornalistica Gruppo Norba.
«Recentemente il Presidente Obama ha affermato – dichiara Giuseppe Mauro Ferro – che “La scienza sarà essenziale per la nostra prosperità, la nostra sicurezza, la nostra salute, il nostro ambiente e la nostra qualità della vita, ancor più di quanto sia mai stata prima”.
Per questo motivo l’investimento USA in ricerca e sviluppo viene incrementato di anno in anno, contraddicendo coloro che considerano questa spesa come un lusso. Anche altri Paesi, e fra questi non certamente l’Italia, si stanno muovendo in modo analogo per acquisire innovazioni e conquistare nuove posizioni economiche dominanti.
Di converso in Italia, in questi ultimi anni il sostegno economico al sistema universitario è sceso da 7,5 a 6,5 miliardi di euro che saranno distribuiti fra le varie Università con parametri di premialità che accentueranno sempre di più il divario fra Nord e Sud. E’ evidente che vi sono settori, con una classe imprenditoriale più all’avanguardia e senz’altro più organizzati, che si sono maggiormente sviluppati proprio grazie all’innovazione.
In altre parole le armi vincenti sono state indubbiamente l’imprenditorialità e l’innovazione mentre in altri settori ancora oggi prevale l’ideologia della qualità e della tradizione.
Ogni riferimento nel primo caso al settore vitivinicolo e nel secondo caso al settore olivicolo non è puramente casuale. Non è un caso certamente che il settore del vino è al primo posto per valore dell’export nel 2015 con oltre 5,4 miliardi di euro corrispondenti al 15% del valore complessivo delle esportazioni dell’agroalimentare italiano (36,8 mld di euro); mentre il settore dell’olio di oliva chiude la classifica dei primi otto prodotti agroalimentari venduti sui mercati internazionali con il 4% del totale (1,47 mld di euro).»