Notizia “bomba”. La Germania conia monete da 5 Euro
“Ogni nazione che tollera uno stato di usurai dentro lo stato ufficiale, decade. Chi non si interessa dei processi economici e monetari è un idiota, non certo un letterato, ma un illetterato. A titolo di cronaca C. H. Douglas ha da tempo sostenuto che questa guerra mossa dall’internazionale usuraia è guerra contro gli Inglesi come contro i Tedeschi. Egli sostiene che è guerra contro tutta la popolazione bianca dell’Europa, a beneficio degli usurai internazionali”. Ezra Pound
Questo è proprio il caso di evidenziare una citazione del grande Ezra Pound ( Valuta,Lavoro e Decadenza) che affermava senza mezze misure che “Chi non si interessa dei processi economici e monetari è un idiota, non certo un letterato, ma un illetterato”.
Aveva pienamente ragione e noi, attualmente, viviamo un periodo storico dove, nella migliore delle ipotesi, buona parte della nostra classe politica è completamente illetterata e idiota, nella peggiore e anche completamente pagata e asservita ai poteri forti.
La Germania, che in questo processo europeo sta ricoprendo lo stesso ruolo svolto dal Piemonte con i Savoia durante il risorgimento italiano , invece attua politiche monetarie affini ai suoi interessi.
La moneta da 5 Euro che si presta a coniare si chiamerà “Blue Planet Earth” (Pianeta terra blu) e sarà rilasciata già nei prossimi giorni. Il Paese di Angela Merkel ne conierà circa un milione e mezzo di unità, i primi 250.000 esemplari per collezionisti sono stati acquistati al costo di 15,50 euro al pezzo. Ma altri due milioni e mezzo di pezzi saranno disponibili per tutti i cittadini, aumentando di fatto la massa monetaria nell’economia reale.
Questa nuova moneta da 5 euro avrà corso legale e potrà essere spesa esattamente come le altre solo sul territorio tedesco, una vera moneta complementare all’Euro.
Questa è una delle cose più urgenti che dovremmo fare immediatamente anche noi in Italia per aiutare l’economia reale. Bisogna far ripartire la domanda interna, distrutta da quelle politiche funzionali all’usurocrazia internazionale, imposte dal golpe tecnocratico avvenuto con il governo Monti e proseguite con i successivi governi.
Lo stesso Monti dichiarò in una sua intervista alla CNN: “Stiamo effettivamente distruggendo la domanda interna attraverso il consolidamento fiscale” cioè attraverso le tasse. L’eccessivo prelievo fiscale, serve esclusivamente a drenare moneta dall’economia reale, rendendola asfittica, spostandola nella speculazione finanziaria, quindi per ingrassare ancor di più i banchieri usurai.
Vi riporto due estrapolati del mio nuovo libro dal titolo “Che cos’è il Signoraggio Bancario” perché funzionali a chiarire quello che sta attuando la Germania con questa iniziativa.
Il primo estrapolato, evidenzia la politica monetaria attuata da Aldo Moro con la 500 Lire , che dovremmo concretizzare quanto prima anche noi per aiutare tutti gli italiani caduti in povertà.
“…Aldo Moro copiando, dal punto di vista dell’emissione della moneta, il periodo Fascista, negli anni ’60 e ’70, finanziò con le banconote da 500 Lire tutta la spesa pubblica statale. Questi erano dei semplici Biglietti di Stato a corso legale, moneta cartacea, che veniva stampata direttamente della Repubblica Italiana, senza un corrispettivo titolo di debito e al solo costo della stampa tipografica.
Le 500 Lire portavano scritto in alto “REPUBBLICA ITALIANA” (e non “Banca D’Italia” come ad esempio la 10.000 Lire) e in basso “BIGLIETTO DI STATO A CORSO LEGALE” a testimonianza di cosa sia la vera sovranità monetaria.
Oggi, con gli accordi presi attraverso l’Euro-sistema, gli Stati non possono stampare banconote, ma possono solo coniare monete, mentre la carta stampata e la moneta elettronica spetta all’Euro-Sistema e da questo anche il diritto da signoraggio. Naturalmente, in questo contesto non è possibile approfondire tutto quello che bisognerebbe sapere sulla scoperta del valore indotto della moneta e la proprietà popolare della moneta, pertanto vi rimando alle letture dei miei testi o agli scritti del Prof. Auriti.
In merito a questo punto vi propongo l’altro pezzo estrapolato sempre dal mio nuovo libro dove riporto un fatto accaduto con Giulio Tremonti. In quel caso, l’allora nostro ministro dell’economia, in ambito monetario, commise ingenuamente un grave errore, cosa che non ha fatto in questo caso la Germania coniando monete da 5 Euro.
“…Questo motivo spinse Giulio Tremonti, quando era ministro dell’economia, a chiedere a Willem F. Duisenberg, all’epoca presidente della B.C.E., di stampare le monete da 1 e 2 Euro in banconote e a tale richiesta gli fu risposto come segue.
Domanda: “Mr. Tremonti, il ministro italiano dell’Economia ha proposto l’adozione delle banconote da 1 e 2 euro, insieme con le monete, allo scopo di impedire ulteriori aumenti dei prezzi. Il 74% degli italiani è d’accordo con questa proposta e noi vogliamo sapere che cosa pensa lei di questo e se ne avete parlato alla Banca Centrale Europea. Grazie”.
Duisenberg: “Non abbiamo progetti di introdurre banconote da 1 o 2 euro, ma ne abbiamo sentito parlare. Naturalmente, ne abbiamo discusso. Stiamo valutando le implicazioni di introdurre tali banconote. In linea di principio non abbiamo niente contro questo progetto, ma
stiamo valutando le implicazioni e spero che Mr. Tremonti si renda conto che se tale banconota dovesse essere introdotta, egli perderebbe il diritto di Signoraggio che si accompagna ad essa. Dunque se egli, come ministro dell’Economia, ne sarebbe contento non lo so”.
Duisenberg, ricordò giustamente a Giulio Tremonti che se avesse fatto quello che proponeva avrebbe perso il diritto di signoraggio sulle banconote da 1 e 2 Euro.
Il paese di Angela Merkel, furbescamente invece, sta facendo il contrario rispetto alla proposta che fece il nostro ministro dell’economia, cioè sta coniando monete da 5 euro invece di banconote, cosi facendo il diritto da signoraggio spetta allo Stato tedesco e non alle banca centrale.
A questo punto, anche se hanno imposto dei limiti di conio monetario agli Stati , propongo di coniare monete per un valore facciale di 3000 miliardi di euro per pagare il debito pubblico che abbiamo nei confronti degli usurai e ci facciamo restituire anche il resto in banconote.
Cosimo Massaro