Multe dalla “Swiss Police” ma è una truffa
Nuova truffa in circolazione da pochi giorni: una raccomandata proveniente da una fantomatica polizia svizzera che ha firmato numerose missive indirizzate a cittadini italiani, notificando loro delle multe per eccesso di velocità in Ticino
Lo Sportello dei diritti avverte sui social network: l’Iban per il pagamento è italiano, non pagate e avvisate le forze dell’ordine.
Nei scorsi giorni, diverse persone in Italia hanno ricevuto delle multe per eccesso di velocità in Ticino da una inesistente “Swiss Police”.
Le missive, scritte in inglese e recapitate per lo più a cittadini italiani, contenevano indirizzo e numero di targhe corretti. Alcune imprecisioni però, come ad esempio il luogo di rilevamento della contravvenzione, l’unita di misura della velocità e l’importo della multa in euro, hanno messo sull’attenti la Polizia cantonale che ha diramato un avviso di allerta e avvisato le autorità italiane.
Tanti gli italiani, che ogni giorno raggiungono il Ticino per lavoro o altro: è facile dunque cadere nel tranello. «E se qualcuno è stato multato veramente in Svizzera? Come facciamo a distinguere una multa vera da una falsa?», si chiede qualcuno sul web: il fatto che l’Iban sia italiano già dovrebbe insospettire non poco, ma in caso di ulteriori dubbi, prima di precipitarsi a pagare, è meglio chiedere consiglio alle forze dell’ordine italiane.
Per tale ragione, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, le persone che hanno ricevuto queste comunicazioni sono invitate a recarsi il più presto possibile presso il posto di polizia del loro luogo di residenza e nazione, nonché a sporgere denuncia.