SAVA. Strade urbane. Uno strazio. Dov’è l’assessore Calasso?
Molte tracce, già scarificate, della banda larga sono ancora da bitumare!
Che le strade urbane sono “am piettu a Cristu” questo lo sapevamo già. A Sava sono tutti padroni di fare ciò che vogliono del nostro parco stradale. Viene l’AQP per fare l’allacciamento idrico alle abitazioni e lascia per diverse settimane, e in molti casi mesi anche, la traccia già scavata con il detrito in attesa della bitumazione.
Risultato? Alla prima acqua salta il detrito ed è pronto il disagio per le auto, oltre che per i pedoni. Andiamo a luglio del passato anno.
La compagnia telefonica Telecom comincia a tracciare tutto il paese, o quasi, per il passaggio della rete telematica banda larga. Tutta Sava, sembra, svenata in quanto il calcestruzzo messo a dimora è di colore rosso. Risultato? Stessi problemi per tutti. Auto e pedoni.
VIA DUCA D’AOSTA angolo con VIA VITTORIO EMANUELE
Dopo sette mesi, dal lontano mese estivo del 2015, la compagnia si “ricorda” che va fatta la scarificazione. Opera fatta con non pochi problemi per alcuni nostri lettori: le polveri sottili. Vengono bitumate molte tracce lungo le Vie interessate allo scavo ma molte altre sono ancora in via di finitura.
Alcuni tratti della centralissima Corso Umberto, quelli di Via Duca d’Aosta ma anche Via Mazzini senza scordare quella di Via Regina Margherita. E sono passati tanti mesi dall’inizio di questi lavori e la loro completa opera langue, sotto gli occhi di tutti.
L’amministrazione IAIA ha come suo alfiere, ai Lavori pubblici, il dottor Pasquale Calasso. Assessore chiamato direttamente in causa per questi disagi che ogni giorno investono la cittadinanza.
Ma è possibile che la voce in capitolo di quest’ultimo non vale nulla nei confronti di chi, avendo ragioni economiche, ha tutto l’interesse per far partire quanto prima il progetto della banda larga?
Giovanni Caforio