LEGAMBIENTE. 4 vele a Campomarino, 3 vele alle marine di Ginosa e Manduria
Sono i dati de La Guida blu 2016 di Legambiente e Touring Club Italiano. Il mare più bello
Oltre a un eccezionale e riconosciuto pregio naturalistico, a un’offerta enogastronomica di alto livello e a una buona gestione del territorio, hanno promosso un turismo sostenibile, dove benessere e sviluppo economico, offerta di servizi turistici e strutture ricettive di qualità si sono coniugate perfettamente con la tutela e la salvaguardia dell’ambiente.
Sono questi i tratti distintivi delle località al vertice de “Il mare più bello”, la nuova Guida Blu di Legambiente e Touring Club Italiano, territori che hanno scommesso su nuove forme di turismo e che oggi ne stanno raccogliendo i frutti.
Quest’anno le 5 vele sventolano in 19 località marine e 7 lacustri: la Sardegna, prima classificata tra le regioni, con ben 5 località, e la Puglia, con 4 località a 5 vele, si confermano come le regioni che realizzano le migliori performance in sostenibilità e tutela ambientale. Nella classifica nazionale delle località a 5 vele, i Comuni diOtranto, Polignano a Mare, Melendugno e Castro si sono piazzati rispettivamente al 10°, 11°, 13° e 17° posto
Anche le località premiate con le 4 vele rappresentano luoghi di grande eccellenza che sanno coniugare un territorio di qualità con servizi di buon livello. È questa una caratteristica che accomuna varie regioni fra le quali spiccano Toscana, Puglia, Sicilia e soprattutto Sardegna.
Si tratta in ogni caso di località che presentano una qualità di servizi eccellente, ma un territorio magari troppo antropizzato e qualche metro cubo di cemento di troppo. Oppure, di località di straordinario valore naturalistico e paesaggistico, sacrificate magari da un’obiettiva difficoltà di collegamento o da una gestione dei servizi non sempre ottimale.
Quest’anno sono 8 le località a 4 vele in Puglia: Andrano (Le), Chieuti (Fg), Fasano (Br), Lesina (Fg), Monopoli (Ba), Nardò (Le) e Ostuni (Br) e, unica in provincia di Taranto, Campomarino di Maruggio
In provincia di Taranto hanno poi ottenuto 3 vele le marine di Ginosa e Manduria, mentre quella di Castellaneta si è fermata A 1 vela.
Questa la classifica delle località a 5 vele:
Domus de Maria (CA) svetta in cima alla classifica delle località marine, grazie soprattutto all’impegno per la tutela e la valorizzazione del paesaggio naturale e alla cura dedicata all’educazione ambientale e ai beni archeologici; subito dopo troviamo Pollica (SA), la perla del Cilento e capitale mondiale della dieta mediterranea, e Castiglione della Pescaia (GR), che continua a perseguire coerentemente la strada del turismo ambientale e della mobilità sostenibile.
La classifica prosegue poi con le località di Posada (NU), Santa Marina Salina (ME), San Vito Lo Capo (TP), Vernazza (SP), Maratea (PZ), Capalbio (GR), Otranto (LE), Polignano a Mare (BA), Bosa (OR), Melendugno (LE), Camerota (SA), Baunei (OG), quindi le new entry della classifica del mare più bello 2016, Castro (LE) e Santa Teresa di Gallura (OT), e poi Roccella Jonica (RC).
In cima alla classifica delle località delle isole minori troviamo invece Santa Marina Salina (ME), la più virtuosa amministrazione della meravigliosa isola delle Eolie, seguita dall‘Isola del Giglio (GR) – tornata in classifica quest’anno dopo aver superato la vicenda del naufragio della Concordia
“Il mare più bello”, Guida Blu 2016, racconta oltre 300 centri costieri, ma non pretende di essere un censimento delle aree balneari italiane, piuttosto ne rappresenta una selezione, in base a criteri principalmente ispirati alla qualità dell’ambiente in generale e alla buona gestione del territorio.
La selezione delle località, curata come ogni anno dall’Istituto di ricerca Ambiente Italia, contempla le valutazioni espresse sulla base delle analisi delle acque effettuate da Goletta Verde, i dati raccolti dai circoli locali di Legambiente e quelli elaborati da diverse banche dati sulla gestione dei servizi territoriali e turistici.
Pur non mancando nella panoramica qui proposta zone di lunga e consolidata tradizione balneare, mete di un turismo sempre consistente al punto da lamentare qualche sovraffollamento estivo, la guida nel suo complesso punta a valorizzare al meglio zone meno sfruttate e perciò più incontaminate: con i suoi circa 8000 km di coste il nostro Paese riesce ancora a offrire spiagge deserte o poco affollate, paesi e borghi senza ingorghi ferragostani, luoghi e angoli incontaminati, feste e tradizioni ancora vive, cucina e ospitalità genuine e a prezzi accettabili.
Ma la Guida “Il Mare più bello” è anche social. Tutte le novità, gli approfondimenti, gli appuntamenti saranno disponibili sulla pagina facebook: www.facebook.com/ilmarepiubello. Una sorta di community che raccoglie le località che in questi anni si sono trovate al vertice classifica della Guida Blu con l’obiettivo di condividere buone pratiche e migliorare le proprie performance di sostenibilità ambientale. Sempre in tema di social network,
Legambiente lancia La più bella sei tu. Anche quest’anno l’invito è a scegliere e segnalare entro il 30 giugno attraverso il sito internet (www.legambiente.it/lapiubella) e sui social network (con #laspiaggiapiùbella), la spiaggia più bella d’Italia per individuare i dieci lidi più affascinanti, caratteristici e speciali del Belpaese, quelli che hanno fatto della bellezza la propria principale risorsa. Insieme al nome della spiaggia l’associazione ambientalista invita anche a motivarne la scelta, perché la bellezza non è solo un dato estetico.
La guida Il mare più bello, edita dal Touring Club Italiano in collaborazione con Iccrea Banca, attraverso il brand CartaBCC, è in libreria al prezzo di 19.90 Euro (256 pagine).
Pubblicato in Il Territorio e il Mare