Francavilla Fontana (Br). RADUNO GRANATA CON PASQUALE BRUNO

Francavilla Fontana (Br). RADUNO GRANATA CON PASQUALE BRUNO

Domenica 26 giugno, evento organizzato dal TORO Club DEGLI IMPERIALI

Nessuna smania di apparire o l’assillo di farsi conoscere da mezza Italia. Magari potranno essere dei riflessi incondizionati o l’inevitabile conseguenza di una giornata che sta per indossare l’abito del grande evento.

Piuttosto, il desiderio di unire, la smodata bramosia di fare gruppo, perché il coro, quando si alza da più voci, rimbomba come il tuono di Superga e le trombe che lo accompagnano risuonano con l’impeto della trombetta di Bolmida. E ci sarà sempre un Valentino Mazzola pronto a rimboccarsi le maniche e farsi trovare pronto al richiamo di quelle strane vibrazioni che solo i tifosi del Torino sanno produrre.

Ad emetterle, questa volta, saranno i tifosi granata del Toro club degli Imperiali di Francavilla Fontana. Un club nato appena due anni fa per riunire, sotto l’unica bandiera che riconoscono, i “Fratelli” (come tutti loro si definiscono) di quella sezione di Puglia (dell’associazione fanno parte anche tifosi del Toro di Martina Franca, di Sava, Torricella, Oria, Manduria).

Gli Imperiali sono soliti ritrovarsi in un’ala di un antico palazzo nel centro storico di Francavilla, presa in affitto con sacrifici finanziari non indifferenti e arredata con la cura per i particolari che solo le persone innamorate di qualcuno o di qualcosa sanno fare.

Tori rampanti in ogni angolo, pareti rivestite di bandiere di ogni epoca, sciarpe come orpelli dichiarativi a ricordare che il Toro è la sua gente. E poi i paladini della loro lunga e gloriosa storia, la foto sportiva più famosa d’Italia insieme a quella di Fausto Coppi (non a caso anche lui tifoso granata) con i gradoni del Filadelfia a fare da cornice a Bacigalupo e agli altri Invincibili; lo sguardo fiero di Capitan Ferrini e i lineamenti sognanti di Gigi Meroni, a testimoniare, ancora di più, che i tifosi del Toro brontolano sempre, sanno amare, sono bravissimi anche ad odiare, ma come capacità di ricordare non li batte nessuno.

Ora c’è una nuova sfida ad attenderli. Un guanto che loro stessi hanno lanciato perché i granata, a stare con le mani in mano proprio non ne sono capaci. Un raduno di Fratelli Granata organizzato proprio a casa loro, nella loro città, domenica 26 giugno con pranzo presso il ristorante Villa Reale. a Francavilla Fontana.

E la risposta sui social è già fragorosa con tantissimi rappresentanti di club del centro sud Italia che hanno già dato adesione e una pioggia di avvisi, messaggi, passaparola che rischiano di trasformare, per un giorno, la piccola città brindisina in una appendice piemontese, terra notoriamente granata. Per qualsiasi informazione sulla giornata del 26 giugno si può fare riferimento ai contatti facebook ed ai numeri di cellulare presenti nella locandina.

“Ma chi ci avrà la fortuna o la possibilità di essere presente non si preoccupi più di tanto dei particolari”, dichiara Luca Nardelli, presidente del TC degli Imperiali, “siamo sicuri che si sentirà subito a casa appena avrà messo piede nella nostra città ed avrà stretto le prime mani; che sono mani granata e quindi pulite, genuine, sincere”.

Ad attenderli, oltre alle facce fiere di Luca, Massimo, Antonio e di tutti gli Imperiali ne troveranno anche un’altra, ben nota e soprattutto molto amata.

Quella di Pasquale Bruno, forte difensore del Toro degli anni novanta, amico del Club di Francavilla.

“Bruno ha subito dato la sua disponibilità”, spiega Nardelli, “ormai è un fratello maggiore per noi, ci accompagna sempre nelle nostre iniziative, appoggia il nostro operato, condivide le nostre scelte, stimola nuove avventure; la passione, l’amore per la maglia, l’orgoglio dei suoi modi, che lo connotavano in campo, li abbiamo ritrovati tutti nel Pasquale Bruno di ora. Siamo orgogliosi di avere un amico, un fratello come lui”.

Appuntamento, dunque, a Francavilla Fontana il 26 giugno per tutti i tifosi granata d’Italia che potranno esserci. Per tutti gli altri invece nessun rammarico. Perché si ha la sensazione che l’iniziativa non è destinata a rimanere sola.

D’altronde, si sa, i tifosi del Toro a rimanere oziosi proprio non ne sono capaci.

Gabriele Marra

 

viv@voce

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