TARANTO. “Difendiamo la Costituzione senza contraddizioni”
Nota stampa della federazione provinciale dei verdi
“L’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea ridà fiato e lena a tutti quei partiti che dell’insofferenza verso le istituzioni europee hanno fatto il loro cavallo di battaglia, additandole come principali responsabili della crisi che attanaglia le popolazioni di vari Stati del continente.
Noi Verdi crediamo invece che occorra riformarle, quelle istituzioni, per riportarle ad essere coerenti con i principi ispiratori dell’Unione, che mossero l’Italia ad esserne tra i Paesi fondatori: primo fra tutti, la creazione di quella Europa dei popoli, inclusiva e solidale, di cui parlava Alexander Langer.
L’Europa attuale, pur con tutti i suoi gravi limiti, raccoglie non a caso il gradimento dei giovani, che colgono in essa l’opportunità di studiare, lavorare e fare impresa anche fuori del proprio paese.
C’è bisogno di più Europa, di rafforzare il ruolo del suo Parlamento, di unificare la legislazione dei singoli Stati in vari settori della vita economica e sociale. Occorre soprattutto che le decisioni dell’esecutivo non siano più frutto di compromesso, in cui gli interessi dei singoli governi vengano anteposti all’interesse comune.
Da questo punto di vista troviamo contraddittorio e fuorviante l’atteggiamento di alcuni esponenti del M5S che proclamano di voler istituire un referendum per far uscire l’Italia dalla zona euro, pur continuando a far parte dell’Unione Europea. Soprattutto perché nella Costituzione italiana vigente non è previsto l’istituto del referendum propositivo, ma solo abrogativo.
Nel momento in cui i pentastellati chiedono il ricorso alla democrazia diretta per uscire dall’euro, stanno di fatto avallando la riforma costituzionale di Renzi e auspicando la vittoria del SÌ, in quanto proprio questa riforma prevede all’art. 71 l’introduzione del referendum propositivo e di indirizzo.
Oltre tutto, l’applicazione dell’art. 71 è subordinata all’approvazione di un regolamento attuativo che è esso stesso legge costituzionale, quindi sottoposta ad un iter complesso e dai tempi incalcolabili.
Concentrare l’attenzione degli elettori su un percorso di uscita dall’euro quanto mai aleatorio e che presuppone di accettare la riforma costituzionale voluta dal governo non ci sembra un modello di linearità e chiarezza, in quanto finisce col rafforzare le ragioni del SI.
Noi Verdi della provincia di Taranto, al contrario, pensiamo che gli sforzi vadano concentrati nella difesa della Costituzione vigente attraverso tutte quelle attività di informazione degli elettori sui limiti, le contraddizioni e i veri e propri obbrobri della riforma, peraltro approvata da maggioranze variabili e a colpi di voti di fiducia, così ben illustrati il 25 giugno dal Procuratore di Torino, dott. Armando Spataro.
Ribadiamo il nostro NO alla riforma costituzionale e l’adesione al comitato per il No”.