SAVA. Rimosse le transenne trasversali sul marciapiede di Corso Umberto
Il corpo di Polizia municipale si svegli. E’ pagato per questo!
Le transenne trasversali su di un tratto di marciapiede della trafficata Corso Umberto sono state rimosse. Quindi, era un opera abusiva. Senza nessuna autorizzazione comunale. Ma sul controllo delle aree comunali a Sava abbiamo un Corpo municipale che è dedito anche a questo.
Ovvero, controllare anche gli spazi pubblici, o aree di proprietà comunali, e vigilare sul rispetto del codice della strada da parte dei cittadini. Di questo, il nostro giornale, non fa di certo la scoperta dell’acqua calda. Assolutamente. Ma questo comparto del nostro Comune non funziona come dovrebbe. Anche perché, tra l’altro è pagato e quindi la sua eventuale opera pubblica non è affatto gratuita.
Nella campagna elettorale del maggio 2012 il candidato sindaco Dario IAIA mise tra le priorità della potenziale vincente sua coalizione la ristrutturazione di questo servizio. In questi passati anni, con lo IAIA primo cittadino, non abbiamo notato nessun miglioramento rispetto alla passata amministrazione. E questo, è un dato di fatto. Ma non è solo l’idea di questo giornale. E’ anche l’idea di tantissimi cittadini che non si sentono supportati nel momento in cui si rivolgono al Comando di Polizia municipale per le loro giuste obiezioni.
Molti lunedì, visto che non c’è più l’agente riscossore privato, saltano i pagamenti degli ambulanti dello spazio nell’area mercatale. Per non parlare di come viene tollerata la vendita del pesce sugli aper car. Senza nessuna dicitura: se è pesce congelato o surgelato! Il controllo, oltre al pagamento, del suolo pubblico è alquanto emozionante. Alcuni gestori privati, su suolo pubblico, sforano incredibilmente lo spazio concessogli. E tutti chiudono gli occhi. Fanno finta di non vedere. Magari cercando di non vedere per non farsi inimicare il rapporto con i gestori.
E la segnaletica è distrutta. Pali piegati, altezze non rispettose del Codice della strada (ad esempio quella dei parcheggi pubblici), pali staccati dalla sede e dondolanti. Strisce pedonali che non si sa più se stavano o meno in quel determinato posto. Cassette della frutta che ostruiscono il libero passaggio dei pedoni sulle strisce. Incredibile, come viene permesso tutto ciò.
Incroci pericolosissimi (quello su corso Italia angolo Via per Torricella) privi di segnalazione di pericolo.
E il cittadino savese deve cercare sempre un certo Carrieri o un certo Caforio a sollevare la contestazione! Incredibile. Davvero incredibile. Altro che, famosissima questa affermazione del sindaco pro tempore Dario IAIA, “la comandante di Polizia Municipale, Luigina Soloperto, fa il suo lavoro con passione e amore”.
Se questa è la passione stiamo freschi. Se l’amore vuol dire non guardare allora è vero quando si dice che “l’amore è cieco”. Lo IAIA, anche su questo comparto ha toppato. E di brutto.
Non è riuscito a dare una linea a un Corpo di Polizia municipale che in altri paesi funziona meglio e appena un cittadino porta loro una nota, subito si attivano. A Sava no. A Sava questo non esiste. Ci vogliono Caforio e Carrieri, diventati i rompicoglioni permanenti, i quali mettono mani alle carte ed espongono o denunciano gli abusi. Ma Carrieri e Caforio non sono pagati. Tutto il corpo di Polizia municipale savese sì. E allora facciano il lavoro perché sono retribuiti.
E se nel caso, a qualcuno, gli fa “fatica” fare l’agente di Polizia municipale che si dimettesse. E sgombri il campo.
Dia spazio a chi ha volontà di lavorare e di operare per il bene del paese.
Giovanni Caforio