Dal fondo immobiliare Mercury una più ampia collaborazione tra Conad e Cattolica Assicurazioni
Nota stampa
Conad e Cattolica Assicurazioni danno vita ad uno strumento che libera risorse e consente di recuperare liquidità da investire nello sviluppo della rete di vendita, accelerando il percorso di crescita che caratterizza la strategia del gruppo distributivo negli ultimi anni. Poste le basi per una partnership a più ampio raggio tra Conad e Gruppo Cattolica.
MONSAMPOLO DEL TRONTO (ASCOLI PICENO), 27 SETTEMBRE 2016 – Conad Adriatico, Conad Centro Nord e Conad del Tirreno associate a Conad e Cattolica Assicurazioni hanno costituito il fondo di investimento immobiliare Mercury. Il fondo di 300 milioni di euro, sottoscritto in maggioranza dalla compagnia assicurativa, corrisponde al valore degli immobili – in prevalenza punti di vendita – conferito dalle tre cooperative.
Gli immobili di proprietà del fondo rimangono nella disponibilità di ciascuna delle tre cooperative in virtù di contratti di locazione di lunga durata.
Il fondo è gestito per legge da un soggetto terzo, Savills Investment Management, società di gestione del risparmio. L’operazione è finalizzata, da un lato, a creare un efficiente ed innovativo strumento di investimento e, dall’altro, a recuperare risorse finanziarie da destinare allo sviluppo delle attività nel mercato nazionale, accelerando il percorso di crescita che caratterizza la strategia di Conad degli ultimi anni.
Con questo investimento, in linea con il piano d’impresa 2014-2017, Cattolica Assicurazioni rafforza ulteriormente la solidità complessiva del Gruppo. In particolare l’investimento nel fondo Mercury si inserisce in una strategia di crescita e diversificazione del suo patrimonio immobiliare.
Il fondo Mercury è finanziato al 55 per cento (165 milioni di euro) con debito bancario ipotecario a 10 anni, diviso al 50 per cento tra Banca Imi (Gruppo Intesa) e Unicredit. Il restante 45 per cento (135 milioni di euro) costituisce il capitale sociale versato dai due azionisti, il 51 per cento da Cattolica Assicurazioni (69 milioni di euro) e il 49 per cento (66 milioni di euro) dalle tre cooperative Conad, che in tal modo potranno contare su risorse pari a 234 milioni di euro.
Tale valore è parte dell’investimento complessivo del piano presentato a giugno alle banche e alleggerisce il peso dell’impegno delle cooperative per finanziare lo sviluppo.
Nell’arco dei prossimi tre anni il piano degli investimenti delle tre cooperative ammonta nel complesso a 293 milioni di euro.
Il fondo Mercury mira a generare risorse per lo sviluppo e creare le leve di miglioramento della capacità competitiva di Conad sul mercato nazionale. Inoltre è una filiera interamente italiana – a parte la società di gestione del risparmio – ed è stato costituito senza Advisor: Conad, Cattolica Assicurazioni, Banca Imi e UniCredit hanno infatti sviluppato il fondo dialogando e lavorando direttamente fra di loro.
«L’investimento di Cattolica nel fondo Mercury – ha dichiarato l’amministratore delegato di Cattolica Giovan Battista Mazzucchelli – rientra nel percorso di sviluppo e consolidamento patrimoniale del Gruppo Cattolica avviato con il piano d’impresa 2014-2017. Attualmente il patrimonio immobiliare del Gruppo Cattolica ha un valore pari a 920 milioni di euro.
Nel solo 2016 abbiamo fatto investimenti per 167 milioni con una redditività netta annua intorno al 6 per cento. Con quest’operazione si sono poste le premesse per una collaborazione a più ampio raggio tra Conad e Cattolica.
L’obiettivo è quello di dar vita ad una partnership di grande respiro sul terreno commerciale nell’ambito della nuova strategia distributiva del nostro Gruppo tesa a valorizzare, attraverso la multicanalità, le specificità territoriali e la forza trainante, specialmente nel comparto agroalimentare, del made in Italy».
«Questa del fondo Mercury è un’operazione che vede valori in comune tra i vari attori, tutti attenti al territorio e capaci di promuovere, con i rispettivi strumenti, una spinta all’economia e all’occupazione», sottolinea il direttore generale di Conad Adriatico Antonio Di Ferdinando. «Le cooperative potranno contare su una liquidità immediata, dividendi a lungo termine e potenzialità di acquisizione e sviluppo di nuova rete di vendita.
Insomma, le condizioni ottimali per guardare con ottimismo al futuro ponendosi coerentemente importanti obiettivi strategici di crescita e rafforzamento strategico. L’operazione è frutto di una partnership forte e che si preannuncia solida per svilupparsi anche in altri ambiti e prodotti».
Nel triennio 2016-2018, nel piano di sviluppo della rete di Conad Adriatico – nuove aperture e ristrutturazioni – entreranno 60 milioni di euro finanziati dal Fondo Mercury.
L’incremento di fatturato atteso a fine 2018, rispetto al consuntivo 2015, è pari al 18,4 per cento.
Sveva Scazzina
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