Kenya: primo concorso di bellezza per gli albini. In alcune parti dell’Africa, sono emarginati o persino uccisi e mutilati

Kenya: primo concorso di bellezza per gli albini. In alcune parti dell’Africa, sono emarginati o persino uccisi e mutilati

Ora gli albini africani hanno tenuto per la prima volta un concorso di bellezza

Nella capitale keniana Nairobi, hanno sfilato venerdì in passerella come Miss o Mister albino calamitando l’attenzione di tutti e posando davanti ai flash. In Africa il destino degli albini è segnato da sempre, questi esseri umani vengono venduti anche al prezzo di 200 mila euro da vivi, mentre da morti un set completo formato da parti del corpo si può acquistare anche al prezzo di 80 mila euro.

La loro colpa? Non essere nati neri ma albini, completamente bianchi dalla testa ai piedi, e questa è la causa della loro condanna. Vengono uccisi  soltanto  perché nominati i figli del diavolo (Zeruzeru),  ritenuti esseri con poteri  magici  vengono sacrificati, e le loro parti del corpo una volta amputate vengono utilizzate per risolvere problemi di malocchio o utilizzate per far trovare ricchezza nelle miniere, o curare la sterilità.

Sembra impossibile credere ai tempi di oggi che esistano certi sacrifici umani e per quanto si provi non c’è una stima ben precisa sulla sorte di queste persone. Assurdo pensare che non si possa far capire a certi  popoli  che il difetto fisico di queste persone sta semplicemente  nella carenza di melanina  nel  loro corpo. Per questo, senza neanche immaginare il successo che avrebbero avuto, hanno deciso di organizzare il primo concorso di bellezza ” Miss o Mister albino “, fatto su misura per loro.

E nella capitale keniana Nairobi è stata celebrata la prima passerella per modelle e modelli albini rappresentanti di tutto l’Africa. E ha attirato subito l’attenzione dei media, che si sono fatti in quattro per sponsorizzarla. Ma “l’unico vero scopo, assicurano gli organizzatori,  mostrare che sono parte attiva della società. “Vogliamo mostrare il nostro talento, affrontando lo stigma e la discriminazione,” ha detto Isaac Mwaura, primo deputato albino del Parlamento del Kenya che ha organizzato l’evento. L’evento dovrebbe rendere chiaro che ci sono gli albini, “che sono belli, che sono fiduciosi”. E belli sono davvero.

Le finaliste della prima edizione, sono splendide e vitali, che affrontano il loro stato con determinazione. Per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” un’occasione per aumentare l’impegno a diffondere  la verità su queste persone con la pelle diversa, far capire contrariamente alle credenze popolari che sono persone normalissime. E’ assurdo!  Ormai gli albini africani si sentono braccati giorno e notte.

E’ come  se nella nostra popolazione nascesse un uomo di colore  e venisse perseguitato ogni giorno di vita  fino alla morte. Dovrebbe essere un raro e sorprendente avvenimento la nascita di un albino africano,  invece resta un raro gioiello ricercato da fare a pezzi per colpa di mentalità schiave  di retrogradi tradizioni millenarie della magia nera.

Non è tollerabile, e l’Onu ed i governi dovrebbero intervenire prontamente a risolvere questo massacro.  Gli “Zeruzeru “ sono esseri umani da difendere.

viv@voce

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