SAVA. La storia del nostro cimitero dal 2012 al 2016
Quasi due anni fa la gestione dei servizi cimiteriali fu vinta, tramite gara d’appalto al massimo ribasso, dalla Cooperativa “Aurora”
In questo tempo passato, dall’aggiudicazione a meno di 4 mesi dalla fine del contratto, possiamo dire che Sava ha un “Camposanto” ordinato, pulito e profumato dove poter onorare e ricordare i defunti.
Ma vogliano ricordare in che condizioni stava l’area cimiteriale: era l’1 aprile del 2012 quando la stampa locale e nazionale parlava di circa cento “cassette in zinco” e di un numero consistente di “sacchi in cellophane” contenenti ossa umane. La notizia fece scalpore e il cimitero di Sava fu definito come: “Il cimitero dell’orrore”.
Nei mesi successivi con il “passaggio delle consegne” tra l’allora sindaco Aldo Maggi e il subentrante sindaco Dario Iaia, fu data giusta collocazione a quei poveri resti umani accatastati alla rinfusa ma, l’area cimiteriale continuò ad essere abbandonata a se stessa con grave dispregio al luogo sacro destinato a dimora delle persone decedute ed avente la funzione di richiamare e ricordare la pietà dei defunti.
L’intera area era abbandonata a se stessa (tranne il maquillage che veniva effettuato nei giorni della commemorazione dei defunti), e ciò dimostrava una evidente noncuranza e trascuratezza,il degrado ambientale ed igienico sanitario era palpabile, sterpaglie ed erbacce arrivavano a ricoprire le tombe e ad impedire anche l’accesso alle gentilizie.
L’indignazione dei parenti e dei visitatori veniva manifestata quotidianamente e ciò mi indusse a chiedere l’intervento del Prefetto di Taranto e degli Ispettori del Servizio Igiene e Sanità Pubblica dell’ASL di Manduria i quali, dopo accurati sopralluoghi attestarono quanto da me denunciato (é agli atti la corrispondenza intercorsa). Tutti ciò é andato avanti sino al 2014, anno in cui finalmente l’amministrazione comunale decise di affidare la gestione al privato (Cooperativa Aurora) con la quale bisogna dare atto anche al suo presidente per l’ottimo lavoro sin qui svolto.
Le erbacce sono state estirpate,le buche sono scomparse, i viali sono percorribili, le tombe a terra sono state liberate, le lapidi leggibili, e le tante piante con la fragranza dei fiori profumano l’aria.
Un meritevole ringraziamento al presidente della “Cooperativa Aurora”, non solo da parte mia, ma anche da parte di tutti i parenti dei defunti che ci apprestiamo a commemorare.
Mimmo Carrieri