TARANTO. CGIL funzione pubblica, CISL fp, UILPA: “Alla ricerca del lavoro perduto tra i limiti e le incertezze della nuova organizzazione della MM”

TARANTO. CGIL funzione pubblica, CISL fp, UILPA: “Alla ricerca del lavoro perduto tra i limiti e le incertezze della nuova organizzazione della MM”

Lettera aperta dei Coordinamenti Territoriali Difesa Taranto. “I dipendenti civili e militari a Taranto: il filo spezzato”

Al CSMM Ammiraglio di Squadra Valter Girardelli tramite Il Comando Marittimo Sud,

gentile Ammiraglio, a distanza di quasi due anni dalla nuova organizzazione della MM appaiono evidenti, anche nel territorio ionico, tutti i limiti di un processo di rinnovamento di cui non tutte le diverse articolazione della componente militare sono state mai, in verità, particolarmente convinte.

Le oo.ss. hanno dimostrato di non avere pregiudizi e di non avere timore del cambiamento. Ma la responsabilità attribuita dal ruolo ad esse assegnate, legittima le preoccupazioni per le ricadute su un territorio la cui economia, oltre l’Ilva, è retta prevalentemente dalla MM, presente con i suoi estesi insediamenti per ogni dove, che ne ha condizionato lo sviluppo anche sociale.

In tale ambito nell’area industriale (non solo l’Arsenale, ma anche i Maristanav e i Comandi logistici periferici) la ricerca di lavoro e di sviluppo all’esterno del ministero difesa è un obiettivo condiviso che deve essere ricercato anche offrendo al mercato civile servizi e strutture che nella loro unicità costituiscono un patrimonio di sicuro interesse, ricorrendo ad es. ad attività alternative legate alle dismissioni delle unità navali o alla delocalizzazione della costruzione di parti delle nuove unità .

Peraltro il percorso per realizzare tale finalità, pur passando attraverso la valorizzazione delle risorse umane esistenti, non può fare a meno di passare anche attraverso un ricambio generazionale, non rappresentando una risposta credibile il continuo passaggio di ex militari a cui vengono attribuiti profili incoerenti con la loro esperienza professionale, incongruenti con le loro condizioni fisiche, spesso assegnati in sedi lontane dalla loro residenza e con drammatiche condizioni permangono, poi, immutati gli scenari di fondo che rendono incerto ed impervio il percorso, primo fra tutti la mancata partecipazione sindacale ai processi decisionali, con enti che rifuggono il confronto con le rappresentanze sindacali alimentando tensioni inutili e impedendo le risoluzioni anche di problematiche semplici, e in tale contesto significativa è la vertenza con Marina Sud, vertenza che a tutt’oggi permane viva e irrisolta, o la mancata conoscenza del programma dei lavori da eseguire in Arsenale nel 2017, o le difficoltà diffuse in tutti gli enti anche in materia di orario di lavoro.

Le cronache giudiziarie, che hanno rappresentato un sistema di corruttela non episodico, ma strutturato, hanno altresì favorito tra i lavoratori la percezione di una distanza sempre maggiore con il personale militare e la sua dirigenza, che spesso viene percepita come ostile e inutilmente chiusa, come se un filo si fosse spezzato, indisponibile anche nella vicende legate al sistema della performance, lasciata orfana di quella trasparenza che ne doveva costituire il presupposto indispensabile.

Riemerge così prepotente tra i dipendenti civili, il tema mai sopito della sperequazione a parità di impiego: ai militari stipendi dignitosi, il rinnovo dei contratti, la conferma del “bonus sicurezza”, il ricorso allo straordinario diffuso, servizi di protezione sociale a totale carico dell’A.D., mentre ai dipendenti civili (tranne un contratto ora incerto) nulla di tutto questo, anzi risultano finanche tradite le finalità sociali del locale Organismo di Protezione Sociale e disatteso il principio delle funzioni da attribuire al personale civile dove, per l’ennesima volta, posti da dirigenti civili nell’Arsenale di Taranto sono stati assegnati a personale militare In una città attraversata da una crisi senza precedenti in cui le tensioni non sono un’astrazione ma una realtà tangibile, l’aver smarrito la strada del dialogo e della condivisione, si badi nel rispetto dei doveri di ciascuno, anche nei luoghi di lavoro, le tensioni rischieranno non di sommarsi, ma di moltiplicarsi.

Si invita dunque la struttura di vertice della M.M., a proseguire senza soste le iniziative per ricercare occasioni di sviluppo e di lavoro nel territorio di Taranto, imprimendo una visione di più ampio respiro che, coinvolgendo tutti i lavoratori della Difesa favorisca la partecipazione corale dei protagonisti, ivi compresi quelli istituzionali, sindacali e militari. 

viv@voce

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