Merendine “Hostess White Peppermint Twinkies” ritirate negli USA: “Rischio Salmonella”
Allarme salmonella negli Usa rischia di travolgere il gigante Hostess, la marca US di riferimento per la maggior parte delle merendine americane
L’allarme arriva dalla Food and Drug Administration (FDA) che ha appena avviato un’inchiesta al riguardo in collaborazione con la Centers for Disease Control statunitense oltre che i funzionari sanitari locali. Il pericolo riguarda le merendine “Twinkies” che stanno per essere ritirate a titolo volontario e precauzionale. L’azienda Hostess ha deciso di ritirare il prodotto in seguito alla decisione di uno dei suoi fornitori di ingredienti, la LLC lattiero-casearia, di ritirare, a causa di un rischio di contaminazione da salmonella, una parte di latte in polvere usato per la preparazione del rivestimento delle merendine.
Non sono stati segnalati fino ad oggi persone affette dalla malattia e nessuna merendina è risultata positiva alla Salmonella.Tuttavia, l’azienda Hostess sta avviando questo richiamo volontario per un eccesso di cautela. Secondo l’azienda il richiamo si riferisce esclusivamente ad alcune confezioni “White Peppermint Twinkies” con l’etichetta UPC 888.109.111.571 vendute in confezione da 9.
Questi prodotti sono stati distribuiti a livello nazionale. Le aziende produttrici, oltre al ritiro, hanno subito istituito un numero verde per i consumatori, e nel comunicato hanno descritto sintomi e precauzioni da prendere per limitare l’eventuale danno dovuto ingestione.
In attesa di una risposta del ministero della Salute, sottolinea Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, invitiamo ad evitare il consumo di merendine “White Peppermint Twinkies” della Hostess importate dagli Stati Uniti facilmente acquistabili dai consumatori sui negozi online di internet.
Anche se il caso di salmonellosi in questione riguarda un paese estero, è sempre buona norma rinfrescarsi la memoria con quelli che sono i sintomi della patologia, comunque ben nota anche in Italia e legata al consumo di numerosi alimenti. Sono febbre, diarrea e dolori addominali che si sviluppano dopo 12-72 ore dal contagio ecco i sintomi. La malattia dura al massimo una settimana e nella maggior parte dei casi non occorre una terapia specifica.
Tuttavia in alcune persone la diarrea ed i dolori sono talmente violenti da costringere il paziente ad un ricovero in ospedale. Senza escludere i casi in cui l’infezione dall’intestino si diffonde nel sangue ed in altri organi.
Particolarmente a rischio in tal senso sono i bambini, di età inferiore ai 5 anni, ma anche le persone anziane e quelle con un sistema immunitario compromesso. Per loro, ai primi sintomi è sempre importante un controllo approfondito per una rapida diagnosi.